Economia di Redazione , 10/02/2025 11:00

Confimi Industria Veneto: Maria Carlesi è la nuova presidente

Maria Carlesi
Maria Carlesi

Maria Carlesi è la nuova presidente di Confimi Industria Veneto, l’associazione regionale delle industrie manifatturiere. Associazione che a livello regionale conta oltre 3mila aziende iscritte nel territorio veneto. Si tratta perlopiù di piccole e medie imprese per oltre 60mila addetti e fatturato aggregato annuale che supera i 20 miliardi di euro. Veronese residente a Legnago, 46 anni, Carlesi è laureata in Discipline economiche e sociali presso l’Università Bocconi di Milano ed è amministratore unico della società Ecoricicli Metalli, di cui è socia fondatrice assieme al fratello: succede ad Alessandro Trentin, di cui è stata vicepresidente nello scorso mandato, oltre a ricoprire il ruolo di vicepresidente di Confimi Apindustria Verona. Inoltre, il 31 ottobre scorso è stata designata dal sindaco di Legnago consigliere generale in Fondazione Cariverona. 

Il nuovo incarico alla guida di Confimi Veneto avviene nel segno della continuità con la presidenza Trentin: «Ora l’obiettivo principale rimane quello di rafforzare la rappresentanza delle PMI venete nel mondo della politica, portando avanti le nostre istanze», spiega la presidente, che mette sul tavolo diverse proposte. «È indispensabile consolidare le relazioni tra le imprese, le istituzioni politiche, finanziarie e il mondo della formazione a tutti i livelli, per aumentare le sinergie e la consapevolezza. È necessario confrontarsi con le altre associazioni, perché il fine ultimo che ci muove è comune: favorire la crescita delle nostre imprese e del territorio in cui sono insediate. Imprese che sono fatte di persone, imprenditori, collaboratori, famiglie. Che hanno un legame forte con il territorio e noi dobbiamo agire sul piano regionale per aumentare l’efficacia degli interventi, per migliorare il contesto ambientale, sociale e culturale in cui viviamo e lavoriamo, per far sentire anche i giovani sempre più coinvolti».

Per il prossimo triennio, la neopresidente guarda alle prospettive ma anche alle criticità: «I principali problemi che affrontiamo in questo periodo sono la difficoltà di reperire risorse umane a tutti i livelli, gli ostacoli burocratici e l’incertezza normativa, tutti elementi che si fanno ancora più critici per le PMI. È un momento complesso per la manifattura e, più in generale, per l’economia. Per questo è necessario confrontarsi e mantenere un legame stretto con le istituzioni, per elaborare soluzioni collaborative e piani concreti che riducano l’incertezza, incentivino le iniziative e gli investimenti e aumentino la competitività tramite la progettualità condivisa».