Cronaca di Redazione , 19/05/2025 17:28

Mafie e Dda a Verona, l'atto d'accusa del Procuratore Tito: "Non si è mosso nulla"

Il procuratore Raffaele Tito
Il procuratore Raffaele Tito

“Lo dico da quanto sono arrivato: a Verona è assolutamente necessaria una sezione della Dda. Invece zero, non è successo nulla”.

Duro atto d’accusa del Procuratore della Repubblica di Verona, Raffaele Tito, che è intervenuto al convegno organizzato da Avviso Pubblico nella sede della Camera di Commercio di Verona e dedicato a “La mafia-impresa: come riconoscerla, come prevenirla”.

Il Procuratore ha ribadito che alla macchina della giustizia “servono più magistrati, più risorse” ed ha ricordato che sul fronte della lotta alle infiltrazioni mafiose “la prima richiesta di un distaccamento della Dda a Verona fu fatta dal Procuratore Guido Papalia nel 1991.

A distanza di 34 anni, dunque, dalla politica non è arrivata nessuna risposta. Raffaele Tito ha anche portato gli esempi di altre Procure italiane, come Palermo o Salerno, dove i numeri di magistrati a disposizione sono ben diversi. 

Il Procuratore Capo ha fanno presente che in Veneto ci sono solo 3 magistrati in carico alla Dda di Venezia” e nel suo atto di accusa ha nuovamente sottolineato che “non si è mosso nulla per il contrasto alla criminalità organizzata sul territorio veronese, nonostante la richiesta avanzata con una lettera ufficiale sottoscritta da tutti i 98 sindaci della provincia di Verona”.