Temu e Shein, tassa di 2 euro sui pacchi, la proposta dell'UE. Ascom: "Bene ma scettici"

Arriva la notizia che l'Unione Europea sia intenzionata a proporre una tassa su miliardi di pacchi di piccole dimensioni che entrano nell'Ue, in gran parte (siamo nell’ordine del 91%) provenienti dalla Cina. Se dalle intenzioni si dovesse (finalmente) passare ai fatti, significherebbe che rivenditori online come Temu e Shein avrebbero qualche difficoltà.
“Stiamo parlando di 4,6 miliardi di pacchi - commenta il presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova, Riccardo Capitanio - che attualmente, se non superano i 150 euro, entrano in totale esenzione creando, di fatto, una concorrenza sleale nei confronti dei produttori europei e dell’intera filiera del retail”.
Capitanio è da tempo che insiste sulla questione ma adesso che l’Ue sembra decisa ad introdurre la tassa, mantiene un certo scetticismo. "Stiamo parlando - specifica - di 2 euro per pacco, pagati dalla piattaforma e che andrebbero a finanziare i controlli doganali, o almeno questa sembrerebbe essere la giustificazione del commissario europeo Sefcovic che è sembrato più preoccupato di non urtare la Cina che non di limitare l’ingresso di merci troppo spesso pericolose. Invece andrebbe detto con chiarezza che si tratta di una tassa per limitare contraffazioni e pericoli per la salute”.
Ma c’è di più. Se Trump insisterà sui dazi (al momento non sembra, ma “mai dire mai”) si prevede un fortissimo aumento di pacchi di basso valore inviati dall'Asia attraverso piattaforme come Shein e Temu. “Meglio ciò che aveva detto la Commissione europea - continua Capitanio - quando aveva chiesto l'abolizione dell'esenzione dai dazi doganali, che risale al 2010, citando i rischi legati all'importazione di "prodotti pericolosi" e il significativo impatto ambientale di tali grandi volumi”.
Sia come sia, la proposta è sul tavolo. Al momento pare che solo Francia e Italia abbiano detto che “sì, si può fare”. “Ne mancano “solo” 25 - conclude il presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova - per cui chiedo: è legittimo essere scettici?”