Attualità di Redazione , 11/05/2025 6:30

Aido: Veneto tra le prime regioni in Italia per donazioni e trapianti

Aido
Aido

Nel 2024, sei cittadini su dieci che si sono recati in Comune per fare o rinnovare la carta d’identità hanno espresso la propria volontà sulla donazione di organi, tessuti e cellule dopo la morte: il 70,5% ha dato il consenso, mentre il 29,5% ha detto no. I restanti quattro cittadini su dieci non si sono espressi.  In numeri assoluti si tratta di circa 310.000 persone che hanno manifestato la propria volontà presso gli uffici Anagrafe dei Comuni, cosa che ormai è possibile pressoché in tutto il Veneto, in 507 amministrazioni civiche su 560 totali.

È, questo, uno dei dati più importanti emersi oggi, a Belluno, nel corso dell’Assemblea ordinaria intermedia di AIDO Veneto, che si è tenuta, a un anno dall’inizio del nuovo mandato, nella sede del Centro Servizi per il Volontariato di Belluno, città scelta per celebrare il 50° anniversario della sezione provinciale e per il quale è stato organizzato anche un concerto in programma stasera, alle ore 20.30, nella chiesa di Santo Stefano (entrata libera). Presente la presidente nazionale di AIDO, Flavia Petrin.

Nella sua relazione il presidente regionale, Valentino Rossin, ha ripercorso l’intensa attività svolta da AIDO in tutto il territorio regionale: “Un anno intenso, ricco di iniziative, di incontri e di passi concreti verso un obiettivo comune: consolidare e rafforzare il legame con le nostre sezioni provinciali e con tutto il territorio veneto, perché solo attraverso il lavoro di squadra possiamo continuare a promuovere la cultura della donazione con efficacia e passione”, ha dichiarato Rossin aggiungendo che “quest’anno è stato segnato da numerose attività, ma soprattutto da una forte volontà di dialogo, ascolto e condivisione. Abbiamo lavorato insieme, come squadra, per essere presenti, vicini e utili a tutte le sezioni locali, consapevoli che la forza di AIDO sta nella capillarità della sua rete e nel cuore pulsante di ogni volontario. Perché il futuro della donazione passa da ciascuno di noi, ogni giorno”.

Con 224.502 iscritti all’AIDO, il Veneto si conferma una delle regioni più attive nella promozione della donazione di organi, tessuti e cellule. Un dato significativo che riflette la crescente sensibilità dei cittadini verso un gesto di grande valore umano e sociale.

Quanto alle dichiarazioni favorevoli alla donazione, le province con le percentuali di consenso più alte restano Verona (75,8%), Belluno (76,7%) e Padova (74,5%). Mentre i comuni più virtuosi sono: Verona che tra i Comuni con oltre 100.000 abitanti, ha registrato il 76,2% di consensi, posizionandosi al terzo posto a livello nazionale; Padova: con il 73,9% di consensi, si è classificata al sesto posto tra i grandi Comuni italiani; Chies d’Alpago: piccolo Comune di 1.252 abitanti che ha raggiunto il 90% di consensi, risultando tra i primi 10 Comuni d’Italia per indice di dono. Nel raffronto nazionale il Veneto si conferma tra le regioni più virtuose, sia in termini numerici che percentuali: supera regioni popolose come Lombardia (69,5%) e Lazio (65,7%); si mantiene in linea con regioni ad alta adesione come Toscana (73,4%) ed Emilia-Romagna (70,9%); è tra le poche regioni con performance stabili o in crescita sul lungo periodo.

“Il 2024 – ha affermato il presidente Rossin – ha rappresentato un anno di straordinario successo per l'Italia nel campo delle donazioni e dei trapianti, con incrementi significativi in quasi tutti gli indicatori. Il Veneto ha giocato un ruolo di primo piano, distinguendosi per l'elevato numero di donatori per milione di abitanti, 44,7; e di trapianti per milione di abitanti: 130,5. Questi dati confermano l’efficacia dell’attività svolta in Veneto da AIDO in collaborazione con il Coordinamento Regionale Trapianti del Veneto e gli uffici anagrafe, promuovendo una cultura della donazione fondata sull’informazione, la trasparenza e la scelta consapevole. Alla luce dell’incremento delle opposizioni e del costante numero di cittadini che non esprimono alcuna volontà, risulta sempre più importante il ruolo dell’associazione nel presidiare il territorio, con campagne di sensibilizzazione e formazione per consolidare e migliorare ulteriormente questi risultati”.

Una particolare attenzione è rivolta agli studenti: ben 19.597 quelli coinvolti, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, in attività di incontro e sensibilizzazione nel corso del 2024, per trasmettere concetti di salute, solidarietà e volontariato. È partito, nel frattempo, il progetto “Giovani Ambasciatori del Dono per una società civile più responsabile”, una nuova ulteriore sfida per creare una nuova squadra di giovani, dalla terza superiore in su, che dopo un’adeguata formazione, diventino ambasciatori della cultura della donazione interfacciandosi direttamente con i loro compagni.

“La festa di oggi non è solo un momento celebrativo, ma un richiamo all’impegno quotidiano. Ogni gesto di generosità, ogni sì alla donazione può davvero fare la differenza nella vita di qualcun altro”, ha sottolineato il presidente Rossin ricordando come “gli ottimi rapporti tra AIDO Veneto, Coordinamento Regionale Trapianti del Veneto, Istituzioni locali, ULSS, Fondazione Banca degli Occhi del Veneto e la Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto rappresentano un elemento cruciale per il successo delle attività di sensibilizzazione e promozione del dono nella regione. Molto importanti sono anche i rapporti di collaborazione con le scuole, l’Università di Padova, le diverse associazioni di trapiantati, così come con le nostre "cugine" AVIS, FIDAS, ADMO, con i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) e con il Forum del Terzo Settore Veneto. Facciamo, inoltre, parte della REPAV – Rete Epatologica Veneta, e dell’Assemblea Permanente delle Organizzazioni dei Cittadini e dei Pazienti, organismo consultivo della Regione Veneto”.

“Guardiamo al futuro con la volontà di dare continuità alla nostra missione, aprendo spazio alle nuove energie, ai nuovi volti e alle idee che sapranno arricchire il nostro percorso – ha, infine, concluso il presidente Rossin – È fondamentale coinvolgere sempre di più i giovani, incoraggiandoli a partecipare attivamente alla vita associativa, valorizzando il loro entusiasmo, la loro creatività e la loro visione innovativa. Un ringraziamento sincero va a ciascun volontario per la dedizione, l’impegno e la passione che ogni giorno mette all’interno dell’associazione. AIDO è una comunità viva, capace di mettersi continuamente in discussione per crescere insieme”.