Federico Testa nuovo presidente di Agsm Aim
Il nuovo presidente di Agsm Aim sarà Federico Testa, Angela Broglia consigliera di amministrazione.
Lo conferma una nota del Comune di Verona, azionista di maggioranza della multiutiliy, dopo l’assemblea dei soci che ha revocato dall’incarico il presidente Stefano Casali e la consigliera di amministrazione Francesca Vanzo, come formalmente richiesto dal sindaco Damiano Tommasi nelle scorse settimane a seguito del venir meno del rapporto fiduciario con il socio di maggioranza Comune di Verona, dopo il rifiuto di un autonomo passo indietro a loro sollecitato.
Alla revoca è seguita l’indicazione di due nuovi consiglieri di amministrazione da parte del Comune di Verona, passaggio sollecitato anche dal sindaco di Vicenza Francesco Rucco per garantire l’ operatività all’azienda e anche a tutela degli interessi dei cittadini di Verona.
“Abbiamo voluto indicare fin da subito, cosi come richiesto anche dal sindaco Rucco, i due nuovi consiglieri a seguito dell’avviso tempestivamente pubblicato, con l’auspicio di riportare serenità per una azienda che deve affrontare situazioni contingenti del settore delicate e strategiche per la città”, ha commentato al termine dell’assemblea il sindaco Damiano Tommasi.
Federico Testa, 68 anni, è stato deputato del Pd e poi presidente di Enea.
Per quanto riguarda i due punti all’ordine del giorno integrati dal consiglio di amministrazione di lunedì 28 novembre con i quali veniva richiesto ai soci di esprimersi sulla revoca del consigliere delegato Stefano Quaglino e di deliberare conseguentemente l’azione di responsabilità nei suoi confronti, l’assemblea con il voto determinate del socio di maggioranza Comune di Verona ha deciso di non procedere nel senso proposto dal consiglio di amministrazione in quanto il sindaco Tommasi non ha ritenuto di essere stato messo nelle condizioni di valutare attentamente in tutte le sfaccettature e con dovuta perizia l’operato dell’ing. Quaglino.
Infatti in apertura di assemblea il Comune di Verona aveva chiesto al Presidente lo stralcio e il rinvio dei due punti integrativi dell’ordine del giorno, al fine di consentire che su di essi si esprimesse una prossima assemblea all’esito di un esame competente e attento da parte del rinnovato Cda, ma il presidente Casali ha ritenuto di non ammettere la modifica all’ordine del giorno richiesta dal sindaco di Verona, mantenendo così inalterato l’ordine dei lavori e costringendo i soci a votare nonostante le manifestate incertezze.