Spettacoli di Redazione , 08/09/2025 13:23

"Shakespeare Academy", dal 10 settembre al Camploy 6 spettacoli realizzati da giovani talenti

Shakespeare Academy
Shakespeare Academy

Non un semplice festival, ma un luogo di incontro: qui giovani attori e registi provenienti da Francia, Regno Unito, India, Macedonia, Serbia e Italia si confrontano sul palcoscenico, portando con sé storie, tradizioni e domande. Shakespeare diventa il filo rosso che unisce, ma ogni compagnia lo intreccia con il proprio tessuto culturale, creando trame inedite.

L’Estate Teatrale Veronese, curata dal Comune di Verona con i main sponsor AGSM AIM, Banco BPM e Gruppo Vicenzi, inaugura quest’anno ETV Shakespeare Academy, un nuovo progetto di respiro internazionale realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e con il contributo di BBC Veneta.

ETV Shakespeare Academy si inserisce nel percorso di internazionalizzazione dell’Estate Teatrale Veronese, rafforzando la rete di collaborazioni con accademie e istituzioni culturali di tutto il mondo. L’obiettivo della nuova sezione è mettere in dialogo Shakespeare e i giovani, scoprendo come le nuove generazioni di attori e attrici interpretano, vivono e percepiscono oggi il grande drammaturgo inglese e i suoi testi, tra fedeltà al testo e audaci riscritture.

Un’occasione straordinaria dunque per confrontare visioni e pratiche sceniche a livello internazionale, che si traduce in spettacoli che portano l’anima e le visioni dei giovani sul palcoscenico. La vocazione multilingue, multiculturale e inclusiva è sostenuta da rappresentazioni in lingua con sottotitoli in italiano e inglese, per ampliare l’accessibilità, e un programma che intreccia ricerca accademica e pratica teatrale, offrendo al pubblico interpretazioni audaci e innovative del repertorio shakespeariano.

Sul palco del Teatro Camploy di Verona saranno sei gli spettacoli firmati da compagnie e accademie internazionali per un viaggio teatrale che attraversa culture, lingue e visioni e coinvolge anche i neo diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e i giovanissimi del progetto Spazio Teatro Giovani, dedicato agli adolescenti veronesi. Saranno questi ultimi ad aprire il cartellone mercoledì 10 settembre, con lo spettacolo “Tra due mondi. Un altro Romeo, un’altra Giulietta” per la regia di Silvia Masotti e Camilla Zorzi.

L’ETV Shakespeare Academy non è solo spettacolo, è ponte tra formazione e professione, è scambio, confronto, crescita, come sottolinea Marta Ugolini, assessora alla Cultura: “È un’occasione preziosa per accogliere a Verona giovani talenti da tutto il mondo e riflettere, attraverso Shakespeare, su temi universali che parlano anche al nostro presente; è un’occasione unica per vedere come Shakespeare possa parlare con voci nuove, fresche e internazionali. Verona diventa un laboratorio di idee e linguaggi, dove i giovani artisti si confrontano e si arricchiscono a vicenda, portando sul palco storie che ci interrogano sul presente e sul futuro”.

“Credere nei giovani significa non solo formarli, ma renderli protagonisti” – aggiunge Carlo Mangolini, direttore Artistico Estate Teatrale Veronese. - Con l’amministrazione comunale e i vari partner vogliamo dare voce ai giovani, attraverso selezionati lavori che nascono dall’urgenza di comunicare. ETV Shakespeare Academy è l’occasione per vedere sul palco di Verona l’energia e la creatività di artisti emergenti da quattro continenti, in un confronto vivo tra tradizione e innovazione, tra radici locali e sguardo globale, per creare un ponte tra culture e generazioni. Una vera e propria Academy estiva che unisce percorsi formativi ed esiti scenici e porta a Verona esperienze significative a livello italiano, europeo ma anche in connessione con altri continenti, specchio di contesti geografici e sociali inediti da indagare. Shakespeare oggi ci permette, attraverso l’Academy di parlare una lingua comune, ma con accenti diversi dove Shakespeare si fa vocabolario comune e il palcoscenico la ‘nostra’ piazza globale”.

Le compagnie e gli spettacoli in programma.
Un viaggio in sei tappe: ogni serata è un mondo a sé che si offre agli occhi del pubblico

Si parte da Verona

10 settembre – Italia

TRA DUE MONDI. Un altro Romeo, un’altra GiuliettaSpazio Teatro Giovani
Regia di Silvia Masotti e Camilla Zorzi.

Una storia d’amore impossibile ambientata a New York dopo l’11 settembre: lui, giovane tedesco di origine ebraica; lei, americana di origini palestinesi. Una scrittura che ricolloca nel tempo e nello spazio i meccanismi della tragedia di Shakespeare e ci pone di fronte a grandi domande che non riguardano solo il passato, ma il nostro presente e il nostro futuro. Shakespeare diventa specchio di conflitti e speranze del presente.

Protagonista il

13 settembre – Macedonia

D (AS DESDEMONA)Skopje Dance Academy

Torna a Verona Risima Risimkin, una delle più importanti coreografe macedoni e figura di spicco della danza contemporanea internazionale. Trae costantemente ispirazione nei suoi spettacoli dalle donne presenti nelle opere di Shakespeare. A Verona porta lo sguardo su Desdemona, di cui esplora la carica emotiva nel contesto dei temi epici di amore, invidia, gelosia e omicidio in una potente narrazione fisica con un coro di corpi che commenta e amplifica l’azione scenica.

Sguardi veneti

16 settembre – Italia

SOLO UN SOGNOAccademia Teatrale Carlo Goldoni

Regia di Stefano Cordella, drammaturgia di Tommaso Fermariello. Una riscrittura del Sogno di una notte di mezza estate che indaga il potere e le sue contraddizioni, trasformando il Bosco in un luogo di libertà e incubo, fotocopia al negativo di Atene, dove si può fare tutto quello che non è concesso dalla dittatura di Teseo e dove i sogni di libertà possono diventare realtà, anche solo per una notte. Ma anche qui non mancano le contraddizioni che possono tramutare il sogno in un incubo.

Sguardi da lontano

18 settembre – India
HAMLETTheatre House

Fondata da Abani Biswas a Santiniketan, questa compagnia è un centro di ricerca artistica e teatrale immerso nella natura, fondato nel 1990 a Santiniketan, nel Bengala Occidentale, da Abani Biswas dopo la sua collaborazione con il regista polacco Jerzy Grotowski. Porta una visione di Shakespeare dal mondo orientale, capace di fondere estetiche e sensibilità diverse. Il regista Alessandro Anil firma un Amleto sospeso tra Oriente e Occidente, sogno e realtà, in un intreccio di simboli e mistero, in equilibrio tra oriente e occidente, tra sogno e realtà, capace di evocare qualcosa di misterioso, che lo stesso Amleto farà fatica a comprendere fino in fondo.

Reinterpretazione dalle terre shakespeariane

19 settembre – Regno Unito

O SPEAK AGAIN. Romeo & Juliet, Post ScriptumEast 15 Acting School

Una riscrittura ambientata negli Inferi, dove Romeo e Giulietta, lontani l’uno dall’altra e incapaci di parlare, cercano di ritrovarsi attraversano l’aldilà incontrando altri personaggi shakespeariani con destini tragici simili che hanno trovato i propri modi di comunicare in questo mondo senza parole, attingendo ai più diversi codici del teatro. L’eredità più duratura di Shakespeare è probabilmente il suo uso delle parole, ma cosa succede quando non abbiamo un linguaggio condiviso? Quando le parole non ci aiutano a capirci, come troviamo una connessione per comunicare? Un’indagine sul linguaggio, o sulla sua assenza, come strumento di connessione.

In chiusura l’ultimo spettacolo dal nuovissimo spazio internazionale e sperimentale

20 settembre – Francia

LODGESLa Serre Company

Compagnia di ex allievi dell’École du Théâtre National de Bretagne, una delle più prestigiose accademie teatrali europee, dove è artista associato Pascal Rambert. Partendo da un adattamento di Tito Andronico, il cui atto finale riecheggia fuori scena, la pièce colloca il pubblico nei camerini dopo lo spettacolo, in quello spazio sospeso tra finzione e vita reale. Un’opera violenta e brutale, che funge qui da metafora del decadimento della società contemporanea, un’atmosfera post-spettacolo per esplorare lo spazio liminale tra il palcoscenico e la realtà: il momento in cui la recitazione cessa e la vita reale prende il sopravvento.