Spettacoli di Redazione , 07/08/2025 15:40

Verdi in Arena: dall'8 al 10 agosto Rigoletto, Nabucco e Aida

Arena Opera Festival
Arena Opera Festival

Un intero fine settimana nel segno di Verdi. Dall’8 al 10 agosto, l’Opera Festival porta in scena Rigoletto, Nabucco e Aida. Per tre giorni, sul grande palcoscenico areniano, si alterneranno artisti provenienti da tutto il mondo.

RIGOLETTO. Ultimo debutto tra i titoli del Festival 2025, Rigoletto va in scena venerdì 8 agosto alle 21, per la prima di quattro recite con grandi artisti internazionali: protagonista Ludovic Tézier, Nina Minasyan è Gilda, sua figlia, mentre fa il suo esordio in Arena il tenore samoano Pene Pati come Duca di Mantova. Il sicario Sparafucile è Gianluca Buratto, la sorella Maddalena Martina Belli. Nel cast Smimmero, Maionchi, Zizzo, Macchioni, Ceriani, Rosalen, Inoue, Chikviladze. L’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena, quest’ultimo preparato da Roberto Gabbiani, saranno diretti dal Maestro Michele Spotti, reduce dei successi riscossi in Anfiteatro nel 2024 con Turandot e i Carmina Burana. I complessi tecnici areniani riprendono l’allestimento scenico con cui fu ricreato il primo Rigoletto sotto le stelle, 98 anni fa, con la firma dell’architetto Ettore Fagiuoli: nelle grandi scene dipinte da Raffaele Del Savio secondo la tradizione italiana, scorci di Mantova, le sponde del Mincio dal Castello di San Giorgio alla rocca, e le stanze affrescate di Palazzo Te. I costumi di Carla Galleri e le luci di Claudio Schmid completano il disegno registico di Ivo Guerra di una corte libertina tra feste ed intrighi. Per Verdi, il capolavoro più coraggioso e controverso, “la sua opera migliore”. In ognuna delle rappresentazioni si alternano alcuni dei massimi artisti di oggi: repliche il 22 e il 30 agosto, e il 6 settembre, serata finale del Festival.

NABUCCO. Sabato 9 agosto, alle 21, il baritono Luca Salsi torna come protagonista di Nabucco, nuova produzione del Festival 2025, dopo il successo personale della scorsa settimana: in scena con lui un cast parzialmente rinnovato, con l’esordio del soprano Olga Maslova quale Abigaille. Si confermano il tenore Francesco Meli nei panni di Ismaele e il mezzosoprano Anna Werle in quelli di Fenena, mentre il basso Alexander Vinogradov interpreta Zaccaria, Gabriele Sagona il Gran Sacerdote di Belo, Matteo Macchioni Abdallo ed Elena Borin Anna (al debutto stagionale). Il Coro, preparato da Roberto Gabbiani, è protagonista delle pagine più celebri, tra cui il cruciale Va’ pensiero, mentre il Maestro Pinchas Steinberg guida l’Orchestra areniana. Grande impegno anche per i complessi Tecnici di Fondazione Arena nello spettacolo di Stefano Poda, che mostra lo scontro fra i popoli del libretto in un dualismo di colori e masse in perenne conflitto, due particelle separate in attesa di una riconciliazione finale, ideale ricongiungimento in una sola umanità, tra tremila costumi in tessuti innovativi, duelli di scherma, effetti speciali e una simbolica esplosione.

AIDA. Domenica 10 agosto, alle 21, chiude la settimana Aida di Verdi, l’opera ‘regina’ dell’Arena: nel ruolo del titolo, il soprano Maria José Siri è in scena con il tenore Yusif Eyvazov, che interpreta l’amato Radames. Accanto alla principessa Amneris di Agnieszka Rehlis, Simon Lim è il gran sacerdote Ramfis, mentre Amonasro – re nemico e padre di Aida – è Youngjun Park. Completano il cast Ramaz Chikviladze, Riccardo Rados, Francesca Maionchi. Daniel Oren dirige Orchestra e Coro di Fondazione Arena, nell’allestimento ‘di cristallo’ firmato da Stefano Poda che unisce antica simbologia egizia, alta moda e arte contemporanea.