Spettacoli di Redazione , 07/08/2025 9:30

In Arena debutta Rigoletto, ultimo titolo del cartellone

Festival Lirico Arena Opera
Festival Lirico in Arena

Quinto e ultimo titolo operistico a debuttare nel cartellone del 102°Opera Festival all'Arena di Verona, Rigoletto va alla conquista del palcoscenico areniano da venerdì 8 agosto. Per Verdi, il capolavoro più coraggioso e controverso, "la sua opera migliore" come ebbe a dire egli stesso. A otto anni dall'ultima ripresa, torna l'allestimento storico con grandi tele dipinte ispirate ai bozzetti di Ettore Fagiuoli, primo scenografo areniano. E a dar voce e corpo ai personaggi verdiani, fra debutti e attesi ritorni, in ognuna delle quattro serate di spettacolo si alterneranno alcuni dei massimi artisti di oggi.

Repliche il 22 e il 30 agosto, e il 6 settembre, serata finale del Festival. Per l'opera verdiana alla prima l'8 agosto protagonista d'eccezione è Ludovic Tézier, accanto a lui fa il suo atteso debutto in Arena il samoano Pene Pati, come Duca di Mantova, villain e seduttore con alcune delle pagine più del bel canto mai scritte da Verdi per un tenore. Nina Minasyan, già applaudita Violetta nel 2022, torna in Arena come Gilda, figlia di Rigoletto.

Il sicario Sparafucile è il basso Gianluca Buratto, la sorella Maddalena è Martina Belli, mezzosoprano all'esordio areniano. Il Coro maschile (unica occasione nell'intero corpus verdiano) è preparato da Roberto Gabbiani, diretto con l'Orchestra di Fondazione Arena dal giovane Maestro Michele Spotti, reduce dei successi riscossi in Anfiteatro nel 2024 con Turandot e i Carmina Burana da sold-out. Le maestranze tecniche areniane riprendono l'allestimento scenico con cui Fondazione Arena ricreò il primo Rigoletto sotto le stelle, 98 anni fa, con la firma dell'architetto Ettore Fagiuoli.