Spettacoli di Redazione , 12/07/2025 16:03

Il baritono veronese Andrea Cortese alla Reggia di Colorno nel "Don Pasquale" di Donizetti

Andrea Cortese
Andrea Cortese

Dopo il successo dell’opera Verdiana “Rigoletto” che ha inaugurato il “Summer Reggia Opera Festival” di Colorno il 26 giugno scorso, è la volta di un’opera buffa – il Don Pasquale – che andrà in scena il prossimo 16 luglio (ore 21.30). Si tratta di un vero e proprio gioiello musicale del teatro Ottocentesco, un capolavoro che Donizetti compose in soli undici giorni e affermò: “Quando un soggetto è piacevole, il cuore parla, la mente galoppa e la mano scrive…”.

Il cast, per la recita che si terrà nei giardini storici della Reggia di Colorno, è formato da artisti che hanno interpretato questo ruolo più volte su diversi palcoscenici italiani ed esteri, eccezione fatta per il giovane Nicola Di Filippo che debutta con il personaggio di Ernesto e che nel 2020 ha vinto il prestigioso Concorso di Canto del Teatro Lirico Sperimentale, quindi una giovane promessa della lirica. Mentre il ruolo del titolo sarà interpretato da un veterano, il basso Alessandro Ceccarini, e così pure per il dottor Malatesta e Norina, rispettivamente interpretati dal baritono veronese Andrea Cortese e dal soprano Sonia Peruzzo.

Agli interpreti di questo dramma giocoso si richiede versatilità e prontezza di spirito, è tutt’altro che facile riuscire a rappresentare con umorismo un’opera buffa e la bravura, esperienza e predisposizione dei cantanti e del regista fanno la differenza.

A dirigere l’orchestra “Cantieri d’Arte” il M° Lorenzo Bizzarri, direttore musicale del festival, mentre il M° Gregorio Pedrini dirigerà il coro “Il Pellegrino” (oltre che interpretare il ruolo del Notaro).

La regia è affidata a Eddy Lovaglio che ha previsto un allestimento tradizionale e senza epoca così come i costumi in quanto afferma: “l’azione potrebbe svolgersi in qualsiasi abitazione ed in qualsiasi epoca. Il Don Pasquale narra la storia di uno zio che non vuole lasciare la sua eredità al nipote, una storia di fatto sempre attuale: ciò che accade nell’opera di Donizetti capita anche ai nostri giorni. Come in tutte le opere buffe, anche qui c’è un personaggio che trama ed escogita il sistema per mettere in atto una burla ai danni del vecchio Don Pasquale che prende moglie proprio per evitare che il suo patrimonio finisca nelle mani del nipote ma la morale è amara e Donizetti la inserisce in una strofa dell’aria finale del soprano: Ben è scemo di cervello / chi s’ammoglia in vecchia età. Ma prima di giungere a questo finale ci saranno gags e trovate divertenti per far passare al pubblico una piacevole serata sotto le stelle”.