Estate Teatrale Veronese, al via quest'anno Etv Shakespeare Academy

L'Estate Teatrale Veronese, con ETV SHAKESPEARE ACADEMY, curata dal Comune di Verona con i main sponsor AGSM AIM, Banco BPM e con il sostegno del Gruppo Vicenzi, apre alla dimensione internazionale, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni di attori e al loro modo di relazionarsi all’universo shakespeariano. L'obiettivo di questa sezione speciale, realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con il contributo di BBC Veneta, è capire come i giovani vivono e percepiscono il drammaturgo inglese e i suoi testi, nelle forme più tradizionali, ma anche attraverso riscritture, adattamenti e reinterpretazioni.
Così a Verona sono state invitate quattro Accademie Teatrali Internazionali provenienti da Francia, Regno Unito, India e Macedonia. Un progetto che coinvolge anche i neo diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e i giovanissimi del progetto Spazio Teatro Giovani dedicato agli adolescenti veronesi. Un’occasione unica per mettere a confronto visioni e pratiche sceniche a livello internazionale, che si traduce in 6 spettacoli che portano l’anima e le visioni dei giovani sul palcoscenico, tra il 10 e il 20 settembre al Teatro Camploy di Verona ore 21.
“Con ETV Shakespeare Academy, l’Estate Teatrale Veronese si apre a un dialogo vitale tra culture, generazioni e linguaggi scenici – ha dichiarato Marta Ugolini, assessora alla Cultura –. È un’occasione preziosa per accogliere a Verona giovani talenti da tutto il mondo e riflettere, attraverso Shakespeare, su temi universali che parlano anche al nostro presente. Il Teatro Camploy, nel cuore pulsante di Veronetta, diventa per 6 serate un crocevia internazionale di creatività e formazione, confermandosi luogo di incontro, sperimentazione e apertura al futuro”.
“Come Teatro Stabile del Veneto siamo felici di collaborare a Etv Shakespeare Academy con l’Estate Teatrale Veronese e il Comune di Verona, che ci tengo a ringraziare per questo progetto di ampio respiro che riesce a guardare oltre la nostra regione, contribuendo all’internazionalizzazione del teatro veneto – ha affermato il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Giampiero Beltotto -. C’è un’altra ragione per cui crediamo in questo progetto: ha come protagonisti giovani allievi e allieve di quattro accademie teatrali internazionali e i neodiplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del TSV, che si confronteranno con Shakespeare restituendoci il loro modo di relazionarsi con il grande drammaturgo inglese. Sono convinto che un Teatro Nazionale abbia il dovere di credere nei giovani non solo formandoli, ma rendendoli protagonisti”.
Federico Testa, presidente AGSM AIM aggiunge: “Sosteniamo l’Estate Teatrale Veronese perché essendo la più grande impresa pubblica della città dobbiamo impegnarci per migliorare la qualità di vita dei veronesi. Un impegno che va ben oltre i servizi che mettiamo a disposizione dei cittadini, pensando al nostro territorio e all’offerta culturale che viene proposta. Credo che quello che stiamo facendo per il teatro, ovvero valorizzare i nostri talenti, debba valere anche nei pubblici servizi”.
"Sono molto felice di presentare questo nuovo progetto di respiro internazionale – ha dichiarato il direttore artistico Carlo Mangolini –. Quello che mi interessa particolarmente è dare una voce ai giovani, che hanno tanto bisogno di esprimersi, anche attraverso il teatro. Per questo abbiamo riunito lavori di allieve/i o ex allieve/i di accademie, selezionati in base all'urgenza di comunicare qualcosa più che alla compiutezza della forma scenica. Un primo passo per attivare una vera e propria Academy estiva, che possa unire percorsi formativi ed esiti scenici, portando a Verona esperienza significative a livello italiano, europeo ma anche in connessione con altri continenti, specchio di contesti geografici e sociali inediti da indagare".
Si parte dall’Italia il 10 settembre con gli allievi di Spazio Teatro Giovani, diretti da Silvia Masotti e Camilla Zorzi, che presentano “TRA DUE MONDI. Un altro Romeo un’altra Giulietta”. La storia di un amore impossibile si ripropone in chiave attuale. Ambientata a New York, all’indomani della strage delle Torri Gemelle: lui è un giovane tedesco di origine ebraiche, lei è una giovane americana di origini palestinesi. Una scrittura che ricolloca nel tempo e nello spazio i meccanismi della tragedia di Shakespeare e ci pone di fronte a grandi domande che non riguardano solo il passato, ma il nostro presente e il nostro futuro.
Il 13 settembre "D (AS DESDEMONA)" vede protagonista la Macedonia con Skopje Dance Academy. La coreografa Risima Risimkin trae costantemente ispirazione nei suoi spettacoli dalle donne presenti nelle opere di Shakespeare. Ora è la volta di Desdemona, di cui esplora la carica emotiva nel contesto dei temi epici di amore, invidia, gelosia e omicidio. Lo spettacolo sviluppa una narrazione astratta, tratteggiata fisicamente dai quattro personaggi principali (Otello, Desdemona, Iago, Emilia) e completata da un coro di corpi chiamati a commentare la coreografia e spiegare le azioni.
L’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionalesarà di scena il 16 settembre con la regia di Stefano Cordella e la drammaturgia di Tommaso Fermariello. "SOLO UN SOGNO" è una riscrittura del "Sogno di una notte di mezza estate"di Shakespeare che prova ad indagare la tematica del potere. Il Bosco diventa così una fotocopia al negativo di Atene, dove si può fare tutto quello che non è concesso dalla dittatura di Teseo e dove i sogni di libertà possono diventare realtà, anche solo per una notte. Ma anche qui non mancano le contraddizioni che possono tramutare il sogno in un incubo.
Arriva da lontano invece la compagnia indiana Theatre House, centro di ricerca artistica e teatrale immerso nella natura, fondato nel 1990 a Santiniketan, nel Bengala Occidentale da Abani Biswas dopo la sua collaborazione con il regista polacco Jerzy Grotowski. In "HAMLET", il 18 settembre, il regista Alessandro Anil porterà sul palco uno scenario ricco di elementi simbolici, in equilibrio tra oriente e occidente, tra sogno e realtà, capace di evocare qualcosa di misterioso, che lo stesso Amleto farà fatica a comprendere fino in fondo.
Viene dal Regno Unito la East 15 Acting School con il suo "ROMEO & JULIET ARE DEAD" in cartellone il 19 settembre. Un'altra riscrittura di "Romeo e Giulietta" che agli Inferi, lontani l’uno dall’altra e incapaci di parlare, attraversano l’aldilà sperando di riabbracciarsi, incontrando altri personaggi shakespeariani con destini tragici simili, che hanno trovato i propri modi di comunicare in questo mondo senza parole, attingendo ai più diversi codici del teatro. L’eredità più duratura di Shakespeare è probabilmente il suo uso delle parole, ma cosa succede quando non abbiamo un linguaggio condiviso? Quando le parole non ci aiutano a capirci, come troviamo una connessione per comunicare?
Ultimo spettacolo di questo nuovissimo spazio internazionale e sperimentale dell’Estate Teatrale Veronese, sarà "LOGES by Titus Andronicus" il 20 settembre proposto da La Serre Company (Francia), compagnia di ex allievi del Théâtre National de Bretagne. Partendo da un adattamento del Tito Andronico di Shakespeare, il cui atto finale riecheggia fuori scena – un’opera violenta e brutale, che funge qui da metafora del decadimento della società contemporanea - la pièce colloca lo spettatore nel cuore dei camerini al termine di una replica. Un’atmosfera post-spettacolo per esplorare lo spazio liminale tra il palcoscenico e la realtà: il momento in cui la recitazione cessa e la vita reale prende il sopravvento.