VIDEO | La Traviata secondo De Ana torna in Arena dopo 9 anni. Speranza Scapucci sul podio
Tutto esaurito per l’allestimento del regista argentino Hugo de Ana che mancava a Verona da 9 anni. Venerdì 27 giugno sul podio Speranza Scapucci, al suo esordio come direttrice d'orchestra di un'Opera in Arena.
La Traviata, nell’edizione creata da Hugo De Ana per il Festival 2011, Anniversario dell’Unità d’Italia, inizia come la fonte letteraria di Verdi: come nella Signora delle camelie, realmente esistita e raccontata da Alexandre Dumas figlio, si vede ciò che resta di Violetta, le ultime cose all’asta. Solo dopo, a ritroso, come in un sogno o un lungo flashback, conosciamo lei, il suo mondo, la sua storia. Le cornici vuote, colossali strutture finemente decorate di fine ‘800, prendono vita e si popolano di balli e feste. E se, per regia, costume e colpo d’occhio, la “fedeltà al libretto” è assicurata, gli elementi scenici sono anche altamente simbolici: specchi, arazzi e cornici inquadrano i diversi atti come opere d’arte, come una vicenda privata diventata mito. Quando il clamore pubblico tace e si spengono le luci, rimane lei, Violetta, al centro di tutto, nella sua parabola di amore e sacrificio.
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