Spettacoli di Redazione , 18/06/2025 14:15

VIDEO | "Opera sotto le stelle": la lirica arriva anche nei quartieri di Verona

Per il terzo anno consecutivo torna la magia del festival lirico nei quartieri. Dopo il successo di pubblico e di gradimento che l’iniziativa ha riscosso nelle prime due edizione, viene riproposta anche quest’anno con un format che punta non solo ad amplificare e far conoscere tutta la bellezza del festival, ma anche a far vivere ed animare piazze e giardini della città.

Si parte da questo sabato 21 giugno, in occasione della Giornata mondiale della Musica, e sarà il nuovo allestimento di Nabucco, che nel weekend inaugurale dell’Arena Opera Festival ha acceso i riflettori nazionali, ad arrivare per primo nei quartieri.

Per consentire a tutti di vivere, anche fuori dall’Arena, la magia dell’opera,  saranno posizionati maxischermi all’interno di 5 quartieri, precisamente a Veronetta nel parco Santa Marta (Provianda), a San Michele Extra in piazza del Popolo, in Borgo Roma a parco San Giacomo, in Borgo Santa Croce al parco dei Cantori veronesi e in Borgo Nuovo in piazza Dall’Oca Bianca.

Uno speciale allestimento che prevede grandi schermi e un numero di sedie sufficiente per accogliere veronesi ma anche visitatori e turisti che vorranno vivere una serata senza precedenti a partire dalle ore 20.45.

Ad introdurre la proiezione di Nabucco saranno due voci autorevoli del mondo dell'opera lirica: Fabio Sartorelli, docente e musicologo, e Davide Annachini, giornalista e critico musicale. Grazie a loro, il pubblico veronese potrà scoprire la vera storia dietro la creazione di Nabucco, la trama dell'opera, i segreti della sua musica, le caratteristiche dei personaggi, le particolarità delle voci in scena e qualche spunto sul nuovissimo spettacolo di Stefano Poda. 

Alle 21.20, inizierà lo spettacolo condotto da Cristiana Capotondi e Alessandro Preziosi. Le riprese arriveranno direttamente dalle telecamere di Rai Cultura che, la sera stessa, per chi non potesse muoversi di casa, trasmetterà Nabucco anche su Rai3, grazie alla collaborazione con il Ministero della Cultura.

Domenica 22 giugno, solo a Veronetta nel parco Santa Marta (Provianda) a partire dalle 21, la speciale proiezione del docu-film ‘Vaio Borago’, di Alessandro Anderloni. Una produzione di Carpino Aps, Fondo Alto Borago, Àissa Màissa con il sostegno di Fondazione Cariverona.

Il programma della terza edizione di ‘Opera sotto le Stelle’ è stato presentato questa mattina dagli assessori alla Cultura Marta Ugolini, alle Manifestazioni Alessia Rotta, ai Giardini e Arredo urbano Federico Benini e all’Ambiente Tommaso Ferrari. Presenti il vice direttore artistico di Fondazione Arena Stefano Trespidi e il presidente de Il Carpino Mario Spezia.

“Arena Opera Festival rappresenta una delle principali iniziative di turismo culturale d'Europa per numero di spettatori, il 60% dei quali stranieri – sottolinea l’assessora Marta Ugolini –. Arena Opera Festival trae il suo successo da una proposta culturale-musicale sempre di alto livello e dalla maestosa atmosfera che l'Anfiteatro Arena riesce a creare. Un viaggio artistico unico nel suo genere a cui vogliamo far partecipare il maggior numero di cittadini veronesi. Per questo diamo continuità ad un progetto di divulgazione culturale che abbiamo avviato due anni fa, in occasione del Centenario, con Aida trasmessa su maxischermi. Un’idea coronata fin da subito da grande successo, che di anno in anno continua ad ampliarsi e ad accrescere l’apprezzamento da parte del pubblico”.

“Cinque postazioni allestite in piazze e giardini in diverse zone della città, che ci consentono di coprire il più possibile tutto il territorio comunale – spiega l’assessore Federico Benini –. La volontà è infatti quella di raggiungere un numero sempre crescente di cittadini e cittadine, per dare a tutti e a tutte la possibilità di assistere agli eventi del festival. Una bella opportunità di divertimento a pochi passi da casa”.

“Di particolare valore aver potuto dare un’opportunità in più con la proiezione speciale del docu-film ‘Vaio Borago’, che sarà effettuata questa domenica – dichiara l’assessore Tommaso Ferrari –. Una pellicola che propone al pubblico la storia della preservazione della Val Borago e del suo particolare habitat. Un’occasione per sensibilizzare le persone sull’importanza di questo luogo e dell’impegno portato avanti per conservarlo”.   

“Il Festival Areniano è un evento per tutta la città, che ne deve godere anche attraverso iniziative come questa, che ci consentono di offrire un’opportunità di visione speciale a cittadini e cittadine – sottolinea l’assessora Alessia Rotta –. Verona deve di fatto essere contaminata dalla presenza del Festival attraverso quante e più iniziative possibili”.

“Promuoviamo l'Arena in tutto il mondo, senza dimenticare che il cuore del nostro teatro batte in terra scaligera, tra città e provincia – sottolinea il vicedirettore artistico Fondazione Arena di Verona Stefano Trespidi –. L'opera lirica ha origini popolari, nel passato rappresentava un momento di socialità e aggregazione, e questa iniziativa recupera proprio la tradizione. Verona è una città straordinaria ed è circondata da tesori naturali ecco perche siamo felici di portare sugli schermi nei quartieri Nabucco ma anche il docufilm sulla Val Borago. Benvenga questo approccio sinergico, dobbiamo far capire al mondo che Verona offre tanti motivi per raggiungerla e scoprirla da ogni continente”.

Un festival sempre più diffuso in città

Da non perdere l’innovativa e immersiva proposta The Arena Experience che, tramite la realtà virtuale, permetterà ai visitatori di vivere in prima persona la messa in scena di una delle opere più celebri e amate del festival areniano, Carmen. L’esperienza sarà fruibile con appositi visori che si troveranno negli Info Point itineranti che saranno dislocati in centro e nei punti nevralgici della città, tra cui i mercati di Ponte Crencano, Piazza Santa Toscana e San Zeno, così come in Stazione e davanti alle sedi museali cittadine. Gli Info Point forniranno informazioni sulla programmazione del Festival Lirico areniano.

In piazza Bra, il Social led Wall proietterà per tutta estate contenuti video esclusivi realizzati ad hoc da Fondazione Arena: approfondimenti, video promo, interviste ai protagonisti del Festival, così come contenuti generati dalla community online per generare senso di partecipazione e di appartenenza. Mentre sul Palazzo della Gran Guardia e lungo il Liston, stendardi e gonfaloni annunceranno le opere in programma per tutta l’estate.

Tutte queste iniziative si sono rese possibili grazie al sostegno del Comune di Verona che ha destinato al progetto parte degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno, anche per volontà degli stessi albergatori e delle categorie turistiche.

Inoltre, a completare il progetto è l’allestimento del Cantiere Arena e delle isole sceniche presenti in piazza Bra, dove le varie scenografie vanno a formare un percorso armonioso ed evocativo, con informazioni sugli allestimenti areniani, lessico e aneddoti del mondo dell’opera, attraverso parole e foto che raccontano ai visitatori della piazza il mondo della lirica e la storia dell’Arena.

Sabato 21 giugno, Nabucco, il nuovissimo spettacolo di Stefano Poda

In scena un cast di stelle internazionali dell’opera, guidato da Amartuvshin Enkhbat, voce imponente nata nelle remote alture della Mongolia e oggi baritono verdiano di riferimento. Accanto a lui Anna Pirozzi nell’impervia parte di Abigaille, Vasilisa Berzhanskaya (Fenena), Francesco Meli (Ismaele), Roberto Tagliavini (Zaccaria), Carlo Bosi (Abdallo), Gabriele Sagona (gran sacerdote di Belo) e Daniela Cappiello (Anna). Oltre 160 gli artisti del Coro diretti da Roberto Gabbiani, e 120 i professori dell’Orchestra di Fondazione Arena, diretti dall’esperto maestro Pinchas Steinberg, che fa il suo atteso ritorno a Verona a 25 anni dal suo esordio areniano.

Una produzione che è anche una grandissima sfida tecnica per le maestranze areniane e per i numerosi laboratori coinvolti, con inedite soluzioni per i 3.000 costumi e spettacolari effetti scenici. In scena 400 tra artisti, mimi, figuranti, Ballo, impegnati in inedite coreografie di battaglia di scherma, e naturalmente il Coro, vero protagonista dell’opera. Circa 120 i professori d’Orchestra nel golfo mistico.

Vaio Borago

Appena sopra Verona c’è un tesoro. Quasi 1000 ettari di territorio collinare ricco di esseri viventi e di ambienti naturali rari e speciali, tanto che questa area è stata inserita già nel 1992 fra i siti di Rete Natura 2000, il principale strumento dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità.

 Natura 2000 è una rete di siti, che occupano circa il 20% della superficie di tutti gli stati europei e che sono dedicati alla conservazione di specie e di habitat che si stanno sempre più rarefacendo o che rischiamo di perdere definitivamente.

Per questo motivo l’associazione Il Carpino nel 2021, dopo aver salvato da sicura distruzione un'area di 38 ettari a cavallo fra i comuni di Verona e Negrar, ha presentato a Fondazione Cariverona un progetto di studio e di gestione dell’intera ZSC (Zona Speciale di Conservazione), vale a dire dei 989 ettari che comprendono tre dorsali e due vai: partendo da ovest, la dorsale delle Ongarine, che prosegue col Monte Tosato e arriva al Maso; il Vaio Borago, che parte da Avesa e arriva a Montecchio; in mezzo la dorsale dello Spigolo, che prosegue con la Cola e Costagrande; poi il Vaio Galina, che parte da Avesa e arriva ai Casotti; e infine a est la dorsale delle Torricelle, che sale fino ai Gaspari e alle Case Vecie.

Fra il 2022 e il 2024 abbiamo studiato attentamente questi quasi 1000 ettari di vai e di colline, coinvolgendo altre associazioni (CAI Cesare Battisti, WWF Veronese, Verona Birdwatching, GIROS, Gruppi Micologici Veronesi, Biosphaera), Fondazione Arca, Ecor NaturaSi, il Comune di Verona, il Comune di Negrar, il Museo di Storia Naturale, 2 Dipartimenti dell’Università e alcuni fra i migliori esperti nello studio di fauna e flora.

Alla fine di tutto l’associazione Il Carpino si è impegnata a raccontare questa avventura ai concittadini, con la realizzazione di un docu-film ‘Vaio Borago’, di Alessandro Anderloni.