“Il fiume non dimentica”, da sabato il nuovo spettacolo del Teatro Scientifico

Un nuovo spettacolo per il Teatro Scientifico, “Il fiume non dimentica”, su testo di Jana Balkan e Isabella Caserta, in scena al Teatro Laboratorio di Verona (in Lungadige Galtarossa 22/A) nelle serate del 14, 16, 17, 19, 20, 21 giugno alle ore 21,15.
«Tute le volte che vardo l'Adese, me par de vedar più de un fiume. No l'è solo l'acqua che score, l'è la memoria de ci gh'era prima de mi», si legge nelle note di regia dello spettacolo. «Fiume che porta storie, acqua che scorre, acqua che lava, acqua che porta memoria, acqua che non dimentica, acqua che nutre, acqua che bagna la terra». E il fiume non dimentica.
«Tra le tante storie emerse da una ricerca d'archivio, vissute in riva al fiume Adige, ne abbiamo scelto sette», spiega Isabella Caserta, attrice, regista e autrice. «Ci siamo focalizzate su alcuni personaggi che hanno inciso nella storia del territorio, ma spesso ignorati, dimenticati o sconosciuti ai più. E queste storie sono tutte in qualche modo vicine all'acqua, al fiume. La memoria è fondamentale per sapere da dove veniamo e dove stiamo andando: ed è così che intendiamo restituire voce ad alcuni personaggi, per non dimenticare che la nostra storia è fatta anche di persone che non sempre sono ricordate, ma che hanno contribuito a costruire il tessuto del nostro territorio. Abbiamo scelto di raccontare persone e storie diverse tra loro per epoca, estrazione sociale e tematica. Storie dimenticate (alcune più di altre), forse considerate marginali, ma fondamentali per comprendere chi siamo e da dove veniamo. Questo, infatti, è un progetto di memoria e identità collettiva. Come spesso avviene nelle nostre produzioni, lo spettacolo si sviluppa in maniera itinerante in site specific, pensato per abitare vari spazi del Teatro Laboratorio di Verona».