Spettacoli di Redazione , 22/05/2025 14:40

Estate Teatrale Veronese, dal 27 giugno al Teatro Romano 10 concerti di grande musica

Teatro Romano
Teatro Romano

“Contaminazioni Musicali”, nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese (27 giugno – 22 settembre) è la rassegna ideata da Eventi Verona nello splendido Teatro Romano, in programma dal 27 giugno al 28 luglio 2025.

Si alterneranno sul palco dieci artisti di livello italiano e internazionale, con storie ed esperienze musicali differenti, in continuo dialogo tra loro.

Pop, rock, jazz, soul, etno e world music, folk, funk, prog, classica ed elettronica: l’eclettismo di “Contaminazioni musicali”, unito all’alta qualità della proposta artistica, è una garanzia dell’attrattività del programma di Eventi Verona, in grado di catturare l’attenzione non solo di chi segue la musica «che gira intorno», in radio e in streaming, ma anche di curiosi, neofiti, giovani, famiglie e turisti.

Nell’estate veronese, “Contaminazioni musicali” si propone come appuntamento di alto livello, riservato a un pubblico eterogeneo (dagli adolescenti agli spettatori maturi) grazie a concerti di artisti che porteranno sul palco del Teatro Romano, percorsi, sonorità, mondi differenti, ma uniti dall’intento di una proposta musicale originale, di taglio internazionale, in linea con una città aperta al mondo come Verona.

L’Estate Teatrale Veronese è promossa dal Comune di Verona in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto e ha come sponsor AGSM AIM, Banco BPM e Gruppo Vicenzi

Il festival – in programma dal 27 giugno al 22 settembre al Teatro Romano di Verona, da cui si estende poi a coinvolgere altri siti della città scaligera - spicca per la qualità della sua proposta nel segno del grande drammaturgo inglese e di quell’elemento del “PLANET SHAKESPEARE” - quest’anno l’acqua - scelto come filo conduttore nella selezione di testi, temi, personaggi archetipici e passioni legati all’opera del Bardo, e ancora attualissimi.

La programmazione musicale è stata presentata questa mattina dall’assessora alla Cultura, Turismo e Rapporti con l’UNESCO Marta Ugolini insieme  a Carlo Mangolini direttore artistico e Ivano Massignan presidente di Eventi Srl per la sezione musica “Contaminazioni musicali”.

“Verona è una città che non vive di sola storia e tradizione, anzi guarda con curiosità e apertura alle nuove forme espressive. – spiega l’assessora Marta Ugolini – Le contaminazioni musicali rappresentano un linguaggio contemporaneo capace di superare i confini, mescolare generi e culture, creare ponti. Sostenere iniziative come la rassegna Contaminazioni Musicali al Teatro Romano, nell'ambito dell'Estate Teatrale Veronese, significa promuovere una visione di uno spettacolo dal vivo di qualità come spazio di incontro, dialogo e innovazione”.

Il programma musicale è stato illustrato dall’organizzatore Ivano Massignan.

A dare il via alla rassegna, il 27 giugno alle ore 21.15, sarà Cat Power, cantautrice americana, con il suo omaggio a Bob Dylan e al concerto del 1966 alla Royal Albert Hall. Atteso a metà anni Sessanta come il messia del folk e della contestazione, il futuro Premio Nobel volava invece in tour per il mondo con un set a tutto rock che raccoglieva pochi applausi, tanti fischi, buuuu!, avanzi di cibo e insulti, fino a quell’urlo («Giuda!») di uno spettatore inglese che si sentiva tradito. A 50 anni di distanza, quei concerti sono entrati nella storia della musica del ‘900 e sanciscono l’età adulta del rock, attraverso canzoni che hanno scardinato le coscienze come “Like a rolling stone”, “Ballad of a thin man”, “Desolation Row” e “Visions of Johanna”. «Dai, sono tutte canzoni di protesta», rispondeva Dylan ai fan che non sopportavano la sua “svolta elettrica”.  Cat Power, voce affascinante dell’indie-rock americano, la sera del 27 giugno ripercorre in tutto e per tutto quel concerto (ovviamente senza fischi, né avanzi di cibo, né Giuda…), mettendo in luce la potenza del connubio musica & parole dylaniano.

Altre contaminazioni la sera del 28 giugno, con un trio di virtuosi provenienti da diversi angoli d’Europa: il trombettista sardo Paolo Fresu, il fisarmonicista francese Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren. Nel loro “Mare nostrum” un carico di storie legate al mare, dal Baltico al Mediterraneo, tra folk, jazz e classica. Tutto fuso in una scaletta affascinante, dove la canzone francese di Trenet si immerge nel mare della tradizione svedese, nelle acque languide del tango di Piazzolla, nel soul di Quincy Jones e nel barocco di Monteverdi.

Si prosegue il 29 giugno: ancora altri intrecci e visioni che s’incontrano, quelli del pianista Stefano Bollani e del percussionista indiano Trilok Gurtu, due artisti che vivono a ottomila chilometri di distanza, eppure così vicini da dialogare senza soluzione di continuità fin dal loro primo incontro, in un susseguirsi di suggestioni musicali, spunti, citazioni ed esplorazioni.

Il consiglio è: lasciate da parte le etichette, non tracciate confini e abbandonatevi alle trame pianistiche di Bollani e alle onde ritmiche in arrivo del subcontinente indiano.

C’è attesa anche per il concerto di Max Richter, il 5 luglio. Il compositore e pianista inglese d’origine tedesca presenta il nuovo album, “In A Landscape”, il nono della sua discografia, il primo realizzato nello Studio Richter Mahr, che ha costruito riadattando una vecchia rimessa per trattori nei boschi dell’Oxfordshire, insieme alla sua compagna, l’artista visuale Yulia Mahr. Nella sua musica originale le polarità si annullano: l’elettronica incontra gli strumenti acustici, la Natura si fonde con l’Uomo e le grandi idee dei filosofi si intersecano con i pensieri intimi di ogni uomo.

Canzone d’autore tinta di pop & soul, invece, con il concerto di Jack Savoretti il 13 luglio.

Nato a Londra e battezzato a Portofino, dopo una serie di fortunati album in lingua inglese, è arrivato al suo più recente “Miss Italia”, concepito, scritto e realizzato tutto in italiano, scritto per rinsaldare il legame con il nostro Paese. Savoretti è un nuovo sorprendente artista folk-rock che può aspirare a far parte della storica Scuola di cantautori di Genova.

Si prosegue con la canzone d’autore. Il 19 luglio palco, Simone Cristicchi per un viaggio “Dalle tenebre alla luce”, sulla rotta tracciata dalle canzoni del suo più recente album che contiene “Quando sarai piccola”, presentata al Festival di Sanremo 2025. Lo spettacolo del “cantattore” romano è impreziosito dalla musica della sua band storica, a cui si unisce per l’occasione lo Gnu Quartet, raffinata formazione d’archi.

Un salto nell’epoca vintage delle colonne sonore di film “poliziotteschi”, spaghetti western, trasmissioni sportive e serie tv anni ’70-‘80, nel segno di jazz, funk, lounge, afro e prog: al Teatro Romano il 20 luglio arrivano i Calibro 35, il gruppo milanese che - autore della soundtrack della fiction Rai “Blanca” - continua la tradizione di musica per cinema dei maestri più riconosciuti e di culto come Morricone, Ortolani, Umiliani, Piccioni e Micalizzi. In attesa del nuovo album, “Exploration” (in uscita ai primi di giugno), la band ha pubblicato una serie di singoli, ribadendo la classe, la tecnica strumentale e la maestria negli arrangiamenti.

Un altro viaggio nella storia, stavolta del pop italiano, attende il pubblico dell’Estate Teatrale Veronese con “Contaminazioni Musicali”: il 26 luglio arriva a Verona Irene Grandi con il suo concerto “Fiera di me”, in cui ripercorre orgogliosa una carriera che dura da 30 anni. E nella celebrazione di tre decadi di musica c’è spazio anche per il racconto di una ragazza “in vacanza da una vita”: dagli inizi blues al pop, dalla canzone d’autore al jazz e, chiudendo il cerchio, al soul e al blues.

E visto che di “Contaminazioni musicali” si parla, era impossibile non inserire in questa rassegna un artista come Goran Bregović, accompagnato dalla sua straordinaria Wedding and Funeral Band, un ensemble che fonde gioia e malinconia in una versione turbo del folk balcanico, un mix esplosivo di culture, storie e ritmi, destinato a travolgere gli spettatori del Teatro Romano la sera del 27 luglio.

Affascinante infine gli scambi tra diverse tradizioni musicali che porta avanti la popstar Gaia, sul palco del Teatro Romano il 28 luglio. Classe ’97, passaporto brasiliano e italiano, questa giovane artista ha le idee chiare: vola in testa alla Top ten con un brano ad alto consumo come “Sesso e samba” ma duetta anche con Toquinho a Sanremo 2025, nel brano “La voglia, la pazzia” di Ornella Vanoni. Una delle voci giovani più sensuali della musica leggera italiana di oggi.

“Il Gruppo Vicenzi è orgoglioso di sostenere la sezione ‘Contaminazioni musicali’, uno degli appuntamenti più significativi dell’Estate Teatrale Veronese – dichiara Elena Personi Musola, responsabile marketing e comunicazione del Gruppo Vicenzi –. La musica accompagna da sempre la vita delle persone: è emozione, condivisione, racconto collettivo. Per questo crediamo nel suo valore profondo, capace di unire e ispirare. Sostenere iniziative culturali come questa è, per il nostro Gruppo, un gesto di riconoscenza verso la città in un anno importante, in cui celebriamo 120 anni di storia”.