“Io sono Lucrezia”, lo spettacolo ispirato alla nobildonna romana arriva a Castelvecchio

“Io sono Lucrezia”, l’opera di Anna Uberti si ispira alla storia della giovane matrona romana suicidatasi dopo aver subito lo stupro da parte di Sesto Tarquinio, figlio dell’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo. La vicenda risale al 509 a.c. e la sua menzione più antica in letteratura si trova nel De Repubblica di Cicerone che pone al centro l’offesa subita da una famiglia e da un popolo per lo stupro di una sua matrona. Parliamo di abuso femminile in tempi storici ma quanto mai attuale, che si ripete in continuazione da 2.500 anni. Da qui l’importanza di questa rappresentazione che possa scuotere le coscienze.
Il 21 febbraio (alle 18, nel Salone d’Onore del Circolo Unificato dell’Esercito a Castelvecchio) gli spettatori avranno l’opportunità di vedere la storia in chiave diversa, in un piccolo ma potente capolavoro d’arte poetico musicale. “Questa pièce teatrale – racconta l’autrice del testo, Anna Uberti – nasce solo dopo aver fatto un’incursione nei sentimenti di Lucrezia e si svolge in un lasco di tempo abbastanza breve, quello che separa l’atto violento dal presunto rientro a casa dello sposo. L’autrice irrompendo nella tradizione letteraria stravolge la tessitura della trama, annunciando ciò fin dal titolo “Io sono Lucrezia”.
Sul palco: Anna Uberti (poetessa, scrittrice, autrice del testo e regista), Elisa Zoppei (poetessa, promotrice culturale), Sabrina Modenini, (attrice, nel ruolo di Lucrezia romana), Andrea De Manincor (attore, drammaturgo e direttore artistico di Casa Shakespeare). Al pianoforte il maestro Graziano Guandalini (musicista, compositore e pianista), condurrà la serata il giornalista Claudio Gasparini: entrata libera fino a esaurimento posti.