Spettacoli di Redazione , 05/10/2024 13:00

Concorso pianistico Città di Verona, domenica la finalissima al Teatro Nuovo

I finalisti
I finalisti

Italia, Russia e Ucraina riunite sul palco a Verona nel nome della musica e della passione comune per l’arte. Sarà proprio nel segno della concordia e della solidarietà tra i popoli la finalissima della dodicesima edizione del Concorso pianistico internazionale Città di Verona, in programma domani, domenica 6 ottobre, alle 17 al Teatro Nuovo.

Ieri in Sala Filarmonica, dopo una giornata di ascolto dei sei artisti selezionati per la finale solistica, la giuria composta dal direttore artistico del concorso Roberto Pegoraro e dai colleghi pianisti Edoardo Strabbioli (Italia), Violetta Egorova (Russia) e Francesco Libetta (Italia), ha infatti decretato che a disputarsi il primo Premio del Città di Verona nella finale con l’orchestra della Fondazione Arena saranno tre giovani e meritevoli talenti. Si tratta dell’italiana Michelle Candotti, 28 anni, del 19enne ucraino Roman Fediurko e del russo Evgeny Konnov, 31 anni.

«Un podio di altissimo livello», conferma Pegoraro, «scelto tra i 130 partecipanti che fanno del Verona International Piano Competition il secondo concorso in Italia per numero di iscritti. Tre pianisti davvero maturi, nonostante la giovane età, con alle spalle una già avviata carriera concertistica internazionale e nel palmarès la vittoria in altri prestigiosi concorsi pianistici. Doti artistiche e interpretative di primissimo ordine, le loro», conclude il direttore artistico, «unite a solidità e preparazione tecnica di assoluto rilievo, che il pubblico potrà apprezzare durante il pomeriggio di domenica al Nuovo».

Il programma della finale con l’orchestra di Fondazione Arena. La finalissima prevede l’esecuzione di due dei più amati ed eseguiti concerti del repertorio per pianoforte e orchestra: Michelle Candotti aprirà la serata con il Concerto n.1 in si bemolle minore op. 23 di Čajkovskij, mentre Roman Fediurko si cimenterà nel Concerto n.3 in re minore, op.30 di Rachmaninov, il celebre «Rach 3» reso ancor più famoso dal successo del film «Shine». Infine toccherà a Evgeny Konnov, ancora con il Concerto n.1 di Čajkovskij.

«Qui a Verona, i rappresentanti di tanti paesi diversi si incontrano parlando una lingua comune, quella della musica, al di sopra di ogni malinteso e limite umano», afferma con soddisfazione Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona. «I professori dell’Orchestra di Fondazione Arena avranno l’occasione di dialogare con i tre finalisti e aggiungere sfumature a questa grande lingua comune».

I premi. Al vincitore andranno 10mila euro in denaro, un contratto discografico con l’etichetta Fluente Records per la registrazione, pubblicazione e distribuzione di un disco in formato digitale e una tournée concertistica in Italia nell’ambito della prossima edizione del Verona Piano Festival.

I biglietti per assistere alla prova finale del concorso con la partecipazione dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, in programma domenica 6 ottobre alle 17 al Teatro Nuovo, sono acquistabili, al costo di 10 euro, attraverso il sito del Concorso e su Vivaticket.