Verona Domani: Gestione fallimentare del centro storico, servono rispetto e visione condivisa

Verona Domani in una nota del capogruppo in consiglio comunale, Paolo Rossi, e di Anna Leso "denuncia ancora una volta la situazione ormai insostenibile che, da oltre tre anni, stanno vivendo residenti, commercianti, albergatori e ristoratori del centro storico. Teniamo a precisare con forza che la nostra non è una contrapposizione tra cittadini e attività economiche: al contrario, crediamo che entrambe le categorie vadano rispettate, ascoltate e aiutate. Un centro storico vivo e sicuro è possibile solo se esiste un equilibrio tra chi ci abita e chi ogni giorno vi lavora, creando valore, accoglienza, servizi e posti di lavoro.
La totale chiusura della ZTL, avvenuta senza una programmazione concreta, senza alternative viabili né un piano per garantire l’accessibilità durante i cantieri, ha isolato il cuore della città. La diminuzione dei parcheggi in zona Veronetta e la imminente sottrazione di numerosi stalli in piazzetta Bra Molinari sono solo esempi di assenza di visione strategica che ha avuto ripercussioni pesantissime sull'intero tessuto urbano. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: moltissime attività del centro hanno subito, solo nel 2024, cali di fatturato tra il 30% e il 40%, con il rischio concreto di chiusure e licenziamenti. Il lavoro va tutelato, non ostacolato: non possiamo permettere che il centro storico venga svuotato, perdendo la sua identità e trasformandosi in una zona priva di vita.
A peggiorare la situazione, l’insicurezza crescente. Le "zone rosse" istituite dal Prefetto rappresentano un segnale d'allarme chiarissimo. Alcuni commercianti, come in zona Sottoriva, si stanno addirittura organizzando con vigilanza privata. Questo è il risultato di un’amministrazione comunale che si mostra sorda, assente, incapace di offrire risposte. La sicurezza urbana passa anche attraverso negozi aperti, bar e ristoranti frequentati, persone che vivono gli spazi pubblici. Dove ci sono luci accese, clienti, lavoratori, c'è più controllo e più qualità della vita per tutti.
Con l’arrivo di Santa Lucia e del periodo natalizio, ci chiediamo: quale accoglienza stiamo offrendo ai visitatori e ai veronesi? I parcheggi sono insufficienti, mal gestiti e troppo lontani, a fronte di 169.000 vetture in circolazione e appena 11.000 posti disponibili. Così si scoraggiano famiglie, turisti e cittadini.
Infine, esprimiamo tutta la nostra preoccupazione in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026: con questa gestione confusa e autoreferenziale della giunta Tommasi, Verona rischia di non essere pronta a cogliere un’opportunità storica. Serve una svolta immediata, una vera assunzione di responsabilità e un progetto concreto per riportare la città al centro.
Il centro storico non può morire. Se perdiamo il cuore della nostra città, Verona perderà la sua anima. E non possiamo permettercelo".