Opere contro gli allagamenti, Pressi (Soave): "Da Salvini e Giorgetti sostegno da 130 mila euro"

Il tema della gestione delle acque meteoriche sta diventando sempre più urgente in tutta Italia. I rovesci sempre più intensi mettono a dura prova le reti di scolo di intere città, sia di quelle di grandi dimensioni che dei piccoli centri. Anche nel veronese esistono parti di territorio particolarmente fragili, come Soave, la perla dell’est veronese, che nel recente passato ha subito diverse alluvioni, la peggiore nel 2010.
Nel tempo sono stati realizzati diversi interventi volti a limitare i rischi di future esondazioni: dalla realizzazione del bacino di laminazione di S. Lorenzo al rifacimento dei muri di contenimento del fiume Tramigna, sino agli interventi di messa in sicurezza dei quartieri Cengelle e Poggio, realizzati lo scorso anno.
“Un cantiere – quello della sicurezza idraulica – sempre aperto", come evidenzia il sindaco di Soave Matteo Pressi, che in questi giorni ha ben tre motivi per guardare al futuro con maggiore serenità. Come evidenzia il sindaco, "il nostro Comune ha ricevuto la notizia dell’assegnazione da parte dei Ministri Salvini e Giorgetti di un contributo di 130.000 euro finalizzato alla progettazione di tre opere pubbliche anti allagamenti”.
Nel dettaglio, si tratta di un mini-invaso da realizzare in via S. Matteo, così da contenere l’acqua che in occasione di piogge di particolare intensità dall’omonimo scolmatore fuoriesce, allagando le case limitrofe, sino al palasport. “Una situazione – evidenzia il sindaco – che ci eravamo impegnati a prendere in mano e quindi si parte con la progettazione”. Un ulteriore intervento riguarda la zona dell’ex ospedale, anch’essa destinataria di un mini-invaso atto ad accumulare gli eccessi di pioggia, salvaguardando le case circostanti. Spazio anche alle frazioni, dove in via Recoaretto, a Costeggiola, sarà progettata una nuova rete idonea ad evitare che le acque invadano via dei tigli e via degli olmi.
Come spiega Pressi, “si tratta di tre zone che ancora presentano delle fragilità e che dobbiamo concretamente risolvere. Iniziamo quindi a progettare le soluzioni, grazie al contributo dello Stato, e con i progetti pronti sarà più semplice avere anche dei contributi”.
Un primo passo fondamentale per addivenire, nel prossimo futuro, alla concreta soluzione di queste problematiche: “Ringrazio Giancarlo Giorgetti, Matteo Salvini e i loro ministeri per questo contributo. È un investimento sul futuro perché questi eventi estremi sono sempre più frequenti e quindi bisogna fare qualcosa già ora altrimenti il pericolo per le persone aumenterà”, conclude Pressi.