Valdegamberi: “Caporalato in Veneto, serve il reato di acquisto sottocosto ingiustificato"

“Le aziende agricole che rispettano le regole stanno scomparendo, schiacciate da una concorrenza sleale e criminale. In Veneto, e in particolare nel Veronese, stiamo assistendo a una deriva che non può più essere tollerata. Serve una risposta forte, anche penale, lungo tutta la filiera agroalimentare.” A lanciare l’allarme è il Consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che denuncia l’espansione di un sistema parallelo fatto di caporalato, sfruttamento, evasione fiscale e frodi sulla tracciabilità, che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura onesta portando all’abbassamento dei prezzi.
“Nel nostro territorio — spiega Valdegamberi — operano aziende nate con un solo scopo: importare manodopera straniera vulnerabile, spesso dietro pagamento di tangenti fino a 8.000 euro, sfruttarla nei campi a 2–3 euro l’ora, farla vivere in condizioni disumane, e piazzare i prodotti nella GDO a prezzi inferiori ai costi reali di produzione.”
Il caso Verona: “Prodotti senza controlli nei mercati”
Il Consigliere punta il dito anche contro quanto avviene al Mercato Ortofrutticolo di Verona, dove, denuncia, “entrano aziende che non hanno quaderno di campagna, né rintracciabilità, né rispetto delle norme sanitarie e ambientali. Eppure vendono tranquillamente e sono supportate da complicità con i commercianti”. Inoltre, mi giunge notizia che negli acquisti della GDO o tra i grandi commercianti spesso si usano certificazioni formalmente regolari per coprire merce irregolare, aggirando ogni tipo di controllo.
“Questo sistema non solo viola le regole sul lavoro e sulla sicurezza alimentare, ma mette a rischio la salute delle persone e mina la fiducia dei cittadini verso il sistema produttivo veneto.”
Una proposta chiara: reato di acquisto sottocosto ingiustificato
“Chi acquista a prezzi palesemente incompatibili con la legalità — continua Valdegamberi — non può dire di non sapere. Serve una nuova norma che introduca il reato di acquisto sottocosto ingiustificato, con responsabilità penale anche per la GDO o per chiunque si rifornisca da filiere contaminate dall’illegalità.”
E aggiunge: “Chi usa documenti regolari per coprire merce irregolare dev’essere punito con l’arresto, perché compie una frode gravissima, che mette in pericolo la salute pubblica e distrugge il mercato agricolo onesto.”
La legalità deve tornare a essere conveniente
“Non possiamo più accettare che chi sfrutta, evade e inquina venga premiato da prezzi bassi e grandi volumi di vendita, mentre le aziende regolari vengono messe fuori mercato per la concorrenza sleale e i prezzi inferiori al costo di produzione della merce. Così deve avvenire anche a chi importa prodotti agricolo dall’estero. Serve una svolta.”
Valdegamberi ha presentato una mozione alla Giunta regionale in cui chiede, per suo tramite, al Governo:
* Introduzione del reato di acquisto sottocosto ingiustificato;
* Responsabilità penale per chi copre con documenti regolari attività produttive illecite in Italia o di importazione di prodotti agricoli dall’estero ove non vi sono normative igienico-sanitarie simili all’Italia;
* Controlli stringenti nei mercati ortofrutticoli;
* Registro pubblico delle aziende agricole regolari e trasparenti;
* Interdizione dai mercati per chi opera fuori dalle regole.
Chi alimenta il caporalato deve pagare.
Chi rispetta la legge deve poter lavorare.
Chi consuma ha diritto a cibo sicuro, legale, dignitoso.