Diesel Euro 5, Aurora Floridia: “Ricatto tra salute e portafoglio, responsabilità della Lega”

“Sul diesel Euro 5, se oggi ci troviamo a un bivio tra la tutela della salute e un danno economico per migliaia di famiglie, è perché qui ci ha portati proprio la Lega, che è rimasta con le mani in mano quando era il momento di agire. Altro che vittoria del buonsenso sull’ideologia: questa è l’ennesima prova della loro incapacità di affrontare i problemi, preferendo una becera propaganda.” Così in una nota la senatrice dei Verdi – Alto Adige/Südtirol, Aurora Floridia, del Gruppo per le Autonomie.
“La Lega – spiega – era al governo nel 2018, quando la Commissione Europea ha avviato la procedura d’infrazione contro l’Italia per i superamenti sistematici dei limiti delle polveri sottili. Era di nuovo al governo nel 2021, poche settimane dopo la condanna della Corte di Giustizia UE che confermava l’inadempimento italiano e imponeva misure concrete. Ed era ancora al governo nel 2023, quando con decreto-legge sono stati adottati i piani aria per il Bacino Padano, recependo le norme europee sui blocchi agli Euro 5 diesel in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.”
“Un tempo lunghissimo – prosegue Floridia – durante il quale avrebbero potuto e dovuto introdurre incentivi e contributi per la rottamazione dei veicoli inquinanti, potenziare il trasporto pubblico locale, sviluppare politiche ambientali di mitigazione e riduzione delle polveri sottili. Ma non l’hanno fatto. È molto più semplice scaricare la colpa sull’Europa e sulla sedicente ideologia green, con buona pace dell’ambiente e della salute delle persone.
“Oggi festeggiano per la proroga, ma non dicono una parola su come intendano affrontare strutturalmente la questione. È una politica che punta solo all’effetto immediato, perché è più facile vendersi come quelli che sventano una minaccia – omettendo però che sono loro stessi ad averla creata – piuttosto che lavorare seriamente per evitare questo assurdo ricatto tra salute e danno economico".