Politica di Gianluca Vighini , 08/07/2025 9:30

Tommasi, sindaco "fantasma", ma il centrodestra ripete gli stessi errori di sempre

Damiano Tommasi
Damiano Tommasi

Damiano Tommasi ha sempre scelto il low profile. Lo ha fatto quando era un calciatore famoso, lo ha continuato a fare quando è diventato sindaco di Verona. Questione di carattere, ma anche di strategia. "Mi si nota di più se ci sono o non ci sono?". In tempi in cui è facilissimo avere un'eccessiva esposizione mediatica, può essere che la strategia comunicativa di Tommasi possa avere ragione. Il calcolo di Tommasi è semplice: non entro mai in polemica, lavoro sottotraccia e tra due anni mi presento o ri-presento con l'agenda di tutto quello che è stato fatto per Verona. Chi sottovaluta oggi questa strategia sta commettendo lo stesso errore che ha permesso a Tommasi di vincere le elezioni in una città in cui il centrodestra dovrebbe imperare.

Detto questo, Tommasi non pare preoccuparsi del calo di consensi. Sa che in politica sono cose che accadono temporaneamente e sa perfettamente che le elezioni sono tra due anni. C'è però un problema: la politica non è solo elezioni e consenso. E il ruolo di un sindaco va al di là di questo calcolo. Il primo cittadino è anche una guida, un punto di riferimento di una comunità, un collante. Essere un fantasma, non relazionare i cittadini su cosa si sta facendo e sul perché lo si sta facendo (o non facendo) non penalizza solo Tommasi, ma la stessa Verona. 

Una città che appare (e forse è) senza una guida, un obiettivo, uno scopo. Aggredita da tematiche internazionali, da immigrazione incontrollata, da crisi economica. Il sommesso Damiano non spiega, non dice, non appare. E i cittadini si sentono abbandonati, isolati, non capiscono. Questo è ciò che ci deve preoccupare da veronesi e che dovrebbe preoccupare anche il sindaco e i suoi dotti spin doctors. Cosa siamo, dove andiamo, cosa faremo? C'è qualcuno che può rispondere a queste domande? E non parliamo solo del centrosinistra, che oggi ha la responsabilità di governare, ma anche di un centrodestra che gioca al facile attacco del sindaco-fantasma ma che non ha ancora proposto nulla. Ad iniziare dal candidato che si opporrà a Tommasi.