Politica di Redazione , 07/07/2025 13:50

Operatori sanitari da proteggere, Gottardi (UIL FPL): “Serve una risposta concreta”

Gottardi
Gottardi

Il Direttore del SUEM 118 di Verona, Adriano Valerio, in un recente intervento sulla stampa ha ricordato l’efficienza del sistema di soccorso veronese, sottolineando l’importanza dei protocolli, della formazione e della copertura del territorio, soprattutto nei momenti di emergenza.

Un’organizzazione solida, costruita su regole e persone competenti, è sicuramente un valore per tutta la comunità. Tuttavia, come sottolinea il Segretario Generale di UIL FPL Verona, Stefano Gottardi, manca ancora un tassello fondamentale: la sicurezza di chi ogni giorno lavora in prima linea.

“Sappiamo che il sistema funziona e che la rete del 118 fa il massimo per salvare vite. Ma non possiamo ignorare la realtà che vivono gli operatori sanitari, soprattutto nei contesti più difficili. Quello che è accaduto il 4 luglio, con un soccorritore della Croce Rossa aggredito fisicamente mentre prestava aiuto, non può più essere considerato un fatto isolato”.

Secondo i dati del Ministero della Salute, oltre 20.000 operatori sanitari in Italia hanno subito aggressioni nel solo 2024. Un numero che fotografa un problema strutturale, che richiede attenzione e risposte a livello nazionale e locale.

“Dietro ogni ambulanza c’è una persona che sceglie di esserci, anche di notte, anche nei momenti più complessi – continua Gottardi –.
È giusto parlare di efficienza e protocolli, ma è altrettanto giusto riconoscere e proteggere il valore umano del nostro sistema sanitario”.

Per questo la UIL FPL Verona rivolge un appello alla Regione Veneto, titolare delle politiche sanitarie, affinché si attivi con urgenza per:

Rafforzare la presenza delle forze dell’ordine in supporto agli interventi a rischio, dotare il personale di strumenti di sicurezza attiva, come body cam o dispositivi di allerta, garantire supporto psicologico dopo episodi traumatici, e applicare pienamente la legge 113/2020, che tutela gli operatori contro le aggressioni.

“Chi salva vite ha il diritto di farlo in sicurezza. È un dovere morale e istituzionale proteggere chi ogni giorno rappresenta lo Stato nei momenti più critici per le persone. Lo chiediamo con rispetto, ma anche con urgenza: mettiamo la tutela del personale al centro dell’agenda sanitaria, prima che sia troppo tardi”.