Politica di Redazione , 13/06/2025 6:45

Benessere degli animali, il Consiglio comunale di Verona approva regolamento all'avanguardia

Area cani

Verona compie un passo decisivo a favore degli animali con l’approvazione del nuovo “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali”, frutto di un lavoro avviato nel novembre 2022. Questo regolamento sostituisce quello ormai datato del 2010, tenendo conto dei cambiamenti culturali e normativi degli ultimi 15 anni. La sensibilità verso il benessere animale si è infatti ampliata, comprendendo non solo cani e gatti, ma anche fauna selvatica e animali da reddito. La nuova normativa recepisce importanti riconoscimenti giuridici e scientifici, come la “Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza” del 2012 che definisce gli animali come esseri senzienti. Il regolamento, proposto con la Delibera 39/2025, è stato approvato dal Consiglio Comunale all’unanimità.


Incluso un emendamento accolto direttamente dal Sindaco Damiano Tommasi che ha ringraziato “il Consigliere Rea e tutti gli uffici che hanno lavorato per la stesura e l’approvazione di questo regolamento. Il Regolamento va a intervenire su un tema che è sempre più una priorità nella nostra città, nelle nostre famiglie e nel tessuto sociale. Lo constatiamo dalla importante adesione bipartisan a tutte le iniziative a favore dei nostri animali di compagnia”.


Elaborato in collaborazione tra il consigliere delegato Giuseppe Rea, le associazioni della Consulta, la Garante per gli animali, esperti legali, veterinari, autorità competenti e l’Ufficio Tutela Animali, il regolamento aggiorna quello risalente al 2010, ormai superato.


“In questi 15 anni è cresciuta la sensibilità collettiva verso gli animali, - ha spiegato Rea - non solo domestici ma anche selvatici e da reddito, che oggi meritano una vita dignitosa e senza sofferenze. Il nuovo testo recepisce importanti evoluzioni scientifiche e normative: gli animali sono riconosciuti come esseri senzienti e la loro tutela è entrata nella Costituzione dal 2022. Il regolamento non si limita a sanzionare i maltrattamenti e la cattiva gestione, ma promuove la corretta convivenza uomo-animale e riconosce il valore affettivo profondo che molti cittadini, spesso fragili, attribuiscono ai propri animali. Si estende la protezione a molte specie, tra cui insetti impollinatori, cavalli, rettili e animali esotici. Si regolano anche mostre, detenzione, recinzioni (vietando quelle elettrificate) e aree di sgambamento. Sono previste sanzioni più severe, l’introduzione del patentino per proprietari di cani di razze particolari, e l’accesso facilitato agli spazi pubblici per persone con animali, soprattutto in condizioni di vulnerabilità. Il regolamento infine promuove l’educazione al rispetto degli animali e sostiene il diritto a non doversi separare da loro nemmeno nei momenti di malattia, indigenza o vecchiaia”.


L’assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi, ha poi risposto alla domanda di attualità di Patrizia Bisinella, consigliera della lista Fare con Flavio Tosi, “sulle gravi situazioni di pericolosità in città" in riferimento ad un fatto accaduto in questi giorni alle Golosine. “Il fatto citato è grave nella misura in cui genera paura e l’amministrazione si fa carico delle paure dei cittadini. Va detto che i fatti non sono ancora stati accertati dalle Forze dell’Ordine e che a seguito del loro intervento solo una persona è stata identificata. Non condivido la rappresentazione data del quartiere che non va identificato solo per episodi come questo, prova ne sia che in contemporanea solo poche vis più in là si svolgeva in contemporanea la festa 36136 in assoluta serenità. Le azioni dell’amministrazione sono concentrate, oltre al supporto alle Forze dell’Ordine per quanto di competenza, al potenziamento del sistema di video sorveglianza cittadino: se anche in quella via avessimo avuto telecamere, sarebbe stato più agevole ricostruire la dinamica dei fatti.E' evidente checse fossimo città metropolitana potremmo dare molto di più. Colgo invece l’occasione per ricordare la tragica perdita subita oggi in provincia di Lecce da un carabiniere nel suo ultimo giorno di servizio, nell’ espletamento del suo dovere di contrasto all’illegalità.”


Sulle presunte occupazioni abusive in via Villa 12 e nell’ex Scuola San Carlo segnalate dal consigliere della Lega, Nicolò Zavarise, l’assessora alle Politiche Sociali, Luisa Ceni ha replicato che “siamo in strettissimo rapporto con il nuovo consiglio di Iciss, proprietario dell’immobile, e stiamo per aprire la ristrutturata e adiacente Casa Rossa per l’accoglienza di lavoratori in regola, ma non in grado di far fronte al caro affitti, una sorta di albergo sociale. E’ stato completamente riqualificato il giardino e sono stati murati gli accessi all’edificio principale, nonchè interrotte le utenze per evitare allacciamenti abusivi da parte di potenziali persone occupanti. Sabato scorso sono state fatte allontanare delle persone e murati nuovamente gli accessi. Il presidio del territorio c’è, tanto che l’ultima visita della Digos è stata lo scorso 6 giugno. Manteniamo inoltre un costante rapporto con il Comitato di cittadini e con la Circoscrizione.”


E’ stato approvato all’unanimità, poi, lo schema di protocollo d’intesa tra i dieci Comuni, Verona compresa, costituenti l’Ambito territoriale sociale Ats Ven_26.
L’assessora alle Politiche Sociali, Terzo Settore e Ambito territoriale sociale, Luisa Ceni, che ha proposto la relativa delibera 39/2025 ha spiegato che “questa è una svolta epocale nella gestione dei servizi sociali. In quanto una legge regionale prevede la gestione associata dei servizi sociali tra Comuni e detta anche delle tempistiche strette per arrivare a questo importante risultato”.


La legge regione Veneto n.9 del 2024 ha dato avvio al processo di costituzione degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) , quindi ad un nuovo modo di pensare le prestazioni sociali ,non più con riferimento alla dimensione territoriale del singolo Comune ma in un ottica sovracomunale . La ratio della riforma è garantire omogeneità di trattamento , con riferimento alle prestazioni sociali , a tutti i cittadini di un territorio . I servizi sociali dovranno essere dunque organizzati nel rispetto dei principi di omogeneità, efficacia , efficienza e parità di trattamento . La legge regionale , in attuazione della legge quadro n.328/2000, mira a promuovere un sistema integrato di interventi e servizi coinvolgendo attivamente persone , famiglie , comunità ed enti del Terzo Settore. In base all'art.8 della L.r. 9/2024 i Comuni sono chiamati a esercitare in forma associata e attraverso un'idonea e stabile organizzazione la funzione socio-assistenziale e in particolare la realizzazione dei LEPS, per garantire modalità uniformi di assistenza sociale. Uno degli aspetti centrali della riforma è data dalla costituzione degli Ambiti Territoriali sociali costituiti di norma dai Comuni compresi nel distretto dell'Azienda Usll che sono riconosciuti come strutture intercomunali per la gestione associata di funzioni socio-assistenziali . La Regione Veneto ha previsto la nascita di 24 ATS . L'ATS 26 ( nato dalla scissione del precedente ATS 20 nei due ambiti , Ats 26 e ATS 27), raggruppa Verona e nove Comuni della sua cintura:. Bosco Chiesanuova, Buttapietra, Castel d’Azzano, Cerro Veronese, Erbezzo, Grezzana, Roverè Veronese, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buonalbergo. Con la delibera approvata dal Consiglio Comunale e dai Consigli di ciascuno dei 9 Comuni, l'ATS 26 sta via via assumendo il suo assetto. L'approvazione del Protocollo d'Intesa costituisce , infatti, il primo passo del complesso percorso, che unitamente all'adozione del regolamento del neo-costituito Comitato dei Sindaci , la ridefinizione dei rapporti con l'Ulss9 per quanto riguarda la materia socio-sanitaria , la scelta definitiva della forma organizzativa attraverso l'analisi costi -benefici, e la definizione della Rete Territoriale ,culminerà con la nascita della nuova entità sovracomunale. Queste attività dovranno essere completate entro maggio 2026, come previsto dalla norma regionale. Gli Ambiti Territoriali Sociali (Ats) diventano quindi fulcro di programmazione, pianificazione, coordinamento e gestione della funzione socio-assistenziale territoriale per la realizzazione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps): il complesso degli interventi assicurati e finanziati a livello nazionale, quali il Pronto Intervento sociale, le residenze fittizie, le dimissioni protette, ecc… Un imponente lavoro coordinato dall’Assessorato, Comitato dei Sindaci e dagli Uffici della Direzione Programmazione Socio-Sanitaria Territoriale.


Il Comune predisporrà un piano di welfare per i 1.900 dipendenti comunali. E’ stata infatti approvata all’unanimità la mozione 465 proposta dal consigliere del Partito Democratico, Fabio Segattini che invita Giunta e assessore al Personale anche a valutare oltre alle consuete iniziative di welfare (conciliazione vita lavoro, salute e stili di vita sana, convenzioni con palestre, piscine, previdenza, vita privata, ecc.) anche la possibilità di realizzare sinergie con le aziende partecipate; come, ad esempio la scontistica o prezzi agevolati per trasporti, musei, servizi pubblici.


Il Consiglio Comunale di Verona ha poi espresso, con l’approvazione dell’Ordine del Giorno 464 (24 voti favorevoli, uno contrario) presentato dalla consigliera di Sinistra Italiana, Jessica Cugini, vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori del settore metalmeccanico che scioperano per condizioni di lavoro più dignitose, maggiore sicurezza e minori disuguaglianze. Auspicando la ripresa del confronto negoziale tra le parti, invitando anche le realtà industriali locali ad esercitare un ruolo positivo e costruttivo. Sostiene l'importanza di un rapido rinnovo del contratto collettivo nazionale per affrontare con coesione e giustizia le transizioni in atto. Invita le istituzioni a tutti i livelli a rinforzare attivamente le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori promosse dai sindacati.