Politica di Redazione , 05/06/2025 20:00

Consiglio Comunale di Verona: “Riconoscere la Palestina come Stato sovrano”

Macerie a Gaza
Macerie a Gaza

Approvata all’unanimità la mozione proposta dalle consigliere Cugini e Verzè e dal consigliere Rea che chiede, inoltre, il rispetto immediato del cessate il fuoco e la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hammas, nonchè la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri

“Stop al genocidio e Palestina libera”. Il Consiglio Comunale di Verona ha approvato all’unanimità la mozione che prevede la richiesta di riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano che è stata presentata da Jessica Cugini di In Comune per Verona quale prima firmataria.
Essa impegna il sindaco e l’amministrazione a rappresentare le seguenti richieste al Governo: a promuovere anche il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Unione Europea, nonché a sostenere in tutte le sedi il rispetto immediato del cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli staggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza, la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri e il cosiddetto “Piano Arabo” per la ricostruzione e futura amministrazione di Gaza.
Seguono altre, non meno importanti richieste come sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele, provvedere all'immediata sospensione dell'importazione degli armamenti dallo Stato di Israele, sostenere in sede europea e italiana l'adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e nei confronti dei coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania, esigere la tutela dell'incolumità della popolazione civile della Cisgiordania, proporre azioni efficaci contro le violazioni del diritto internazionale e umanitario da parte del Governo di Israele, dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale e sostenere, in tutti i consessi europei ed internazionali, la legittimità della Corte Penale Internazionale.
Nel suo intervento a favore, la seconda firmataria, Beatrice Verzè di Traguardi, ha sottolineato come “la mozione non parli solo di politica estera. Parla di umanità e parla di giustizia. Oggi ci troviamo in quest'aula con il peso e la responsabilità di dare voce a ciò che per troppi mesi è stato silenziato. A Gaza, da venti mesi, si consuma una delle più gravi tragedie del nostro tempo. E mentre tutto questo accade, in Europa e in Italia si tace. Un silenzio assordante, colpevole, che legittima e normalizza l'orrore. Oggi Verona dice basta. Si tratta di schierarsi dalla parte del diritto internazionale, della pace, dell'autodeterminazione di un popolo che vive da decenni sotto occupazione militare”. Alle due voci si aggiunge quella del terzo firmatario, Giuseppe Rea di Verona 5 Stelle, secondo il quale “riconoscere lo Stato di Palestina non è solo un atto politico, ma un atto di giustizia e di umanità. Significherebbe porre una pietra miliare sulla tutela dei diritti umani e soprattutto dei diritti dei bambini che hanno diritto di vivere in pace e in sicurezza, lontano dagli orrori della guerra. Questo genocidio deve finire. Le istituzioni italiane hanno il dovere di prendere provvedimenti seri e concreti per la tutela dei bambini, delle madri e di tutto il popolo palestinese. Stop al genocidio e Palestina Libera”. La consigliera Carla Padovani di Verona PER nel ricordare la strage umanitaria in corso a Gaza, ha tenuto a sottolineare che esiste un memorandum di intesa militare tra Italia e Israele che si rinnova dal 2003 all’8 di giugno.
Il Consiglio ha anche deliberato la previsione di spesa di un milione di euro per l’adunata nazionale degli alpini 2027, qualora si tenesse a Verona, e 400mila euro per l’Assemblea nazionale dell’Anci del 2026.
E’ stata approvata, infatti, la delibera 32/2025 presentata dall’assessore al Bilancio, Michele Bertucco, con 22 Voti favorevoli (dichiarata immediatamente eseguibile con 22 voti favorevoli).
“Salvaguardando gli equilibri di bilancio, - ha spiegato Bertucco - con questa delibera prevediamo il finanziamento di un milione di euro per l'Adunata nazionale degli Alpini, se l'Ana delibererà che si svolgerà a Verona nel 2027 e anche per l'Assemblea nazionale dell'Anci, l'Assemblea nazionale dei Comuni che si terrà nel 2026 nella nostra città per 400mila euro. Sono messe anche a bilancio maggiori entrate per 900mila euro derivanti dal trasporto pubblico locale, maggiori entrate da parte della Regione Veneto. Prendiamo inoltre atto, a bilancio, di alcuni progetti di carattere sociale finanziati dal Ministero competente, per una cifra complessiva che supera i settecentomila euro. Abbiamo considerato nelle variazioni anche le spese legate alle elezioni regionali pari a circa 720mila euro. Queste sono le principali voci di variazione”.
L’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari nel presentare la delibera 34/2025 sull’affidamento e gestione del trasporto pubblico locale (tpl) urbano di competenza del Comune di Verona propone di “sospendere il giudizio sul numero di lotti legati all’affidamento perché la programmazione deve cambiare e migliorare. Pensare a un servizio urbano e extraurbano è una visione antica di una città che è cambiata. Verona deve avere un servizio metropolitano di ampia connessione con i comuni contermini e una strategia di integrazione con il servizio ferroviario. Chiediamo di migliorare il servizio perché la previsione del programma di esercizio della Provincia, che ha in gestione il servizio del tpl, nel documento di indirizzo, datato 2017, tratteggia un’offerta non adeguata alla esigenze che la città avrà nel futuro. Dobbiamo salvare e migliorare assieme il trasporto pubblico per renderlo con maggiori frequenze e una maggior capillarità. Una maggior offerta – conclude Ferrari - implica un impiego di ulteriori risorse; a tal proposito il Comune si impegna a finanziare 500mila euro il servizio urbano ma serve che anche Regione e Provincia facciano la loro parte come accade in tanti altri territori. Serve uno sforzo comune e fatti che dimostrino che il trasporto pubblico è una priorità per tutti."
Il punto 5 della delibera, che impegna il Comune a stanziare 500mila euro per il tpl a partire dal 2028, è stata votato separatamente su proposta dei consiglieri Rosario Russo di Battiti per Verona, Salvatore Papadia e Zavarise, e approvato con 31 voti favorevoli.
Il consigliere Giacomo Cona di Traguardi ha presentato un’Ordine del giorno (462) collegato alla delibera 34 chiedendo alla Regione Veneto che destini maggiori risorse per il trasporto pubblico tenuto conto che la Lombardia destina al tpl 260 milioni di euro l’anno e la regione Emilia Romagna 130. L’Ordine del giorno è stato approvato con 27 voti favorevoli.
L’Ordine del Giorno collegato alla delibera 34/2025, proposto dalla consigliera Carla Padovanidi Verona PER, è stato approvato 26 voti favorevoli. Prevede la valutazione del ricorso ad agevolazioni tariffarie nel tpl per le famiglie come la family card trentina o altre opportune e eventuali agevolazioni dopo l’approfondimento della commissione competente.
Il consigliere della Lega, Nicolò Zavarise, ha chiesto all’assessore Buffolo chiarimenti in merito all’esposizione pubblica di studenti di una scuola elementare cittadina. L’assessore alla politiche giovanili, Jacopo Buffolo, ha replicato che “chi ha un ruolo istituzionale ha il dovere di promuovere la cultura democratica, il senso civico e la partecipazione attiva. Si parla spesso di di partecipazione civica, di educazione civica nelle scuole, ma l'educazione civica non si insegna solo sui banchi. La si trasmette attraverso la pratica quotidiana, la coerenza e l'esempio. E dire che il voto è importante in qualsiasi direzione lo si esprima, non è propaganda, è educazione alla cittadinanza. Parlare di cittadinanza in presenza di studenti anche stranieri non ritengo sia una strumentalizzazione, ma è riconoscere che esistono, che hanno un volto, una voce, un nome e una storia e dare dignità alla loro esperienza di cittadinanza quotidiana, ancora talvolta non riconosciuta dallo Stato italianoChi vede in tutto questo una forma di esposizione ideologica, probabilmente non ha mai vissuto sulla propria pelle la discriminazione, l’esclusione o il sentirsi considerato ospite in un luogo che si sente casa.
Personalmente, continuerò a stare dove serve: dove si costruisce coesione, dove si parla di diritti, dove si lavora per una società più giusta e più inclusiva. Le istituzioni non devono avere paura del confronto, né della realtà: devono saperla ascoltare. E riconoscere. Dopotutto sarebbe proprio un mondo al contrario quello in cui un consigliere eletto, in un aula di eletti, mette in discussione la possibilità di partecipare ad una elezione”.
“Cittadinanza, se ce l'hai, usala bene” è il titolo di un incontro organizzato dal Movimento Civico Traguardi per promuovere il “SI” al quesito referendario sulla cittadinanza i prossimi 8 e 9 giugno, presentato da Pietro Giovanni Trincanato, di Traguardi, nella sua comunicazione. “Come rappresentanti delle istituzioni, siamo chiamati a invitare tutte le cittadine e tutti i cittadini ad esprimere il loro diritto democratico al voto, a prescindere dalla posizione che vorranno prendere. E nel caso del quesito specifico – ha spiegato Trincanato - che mira a portare da 10 a 5 anni il termine di residenza in Italia per ottenere la cittadinanza, aderire a questa istanza dovrebbe essere considerata una questione di buon senso e di civiltà. Noi, consigliere e consiglieri, che ogni settimana prestiamo servizio come ufficiali di stato civile per la concessione delle nuove cittadinanze misuriamo questa urgenza quotidianamente negli occhi e nelle parole delle persone che vengono a giurare. Persone che fanno parte da tempo delle nostre comunità, che vivono e lavorano in Italia e a Verona da quindici o vent’anni, perché le procedure e i requisiti richiedono tempi molto più lunghi rispetto ai 10 anni previsti dalla legge, e che sempre più spesso sono addirittura nate o cresciute qui. Persone che hanno frequentato le nostre scuole, che lavorano e contribuiscono, con tasse consumi e contributi, alla nostra economia, che arricchiscono la nostra cultura e nutrono la nostra vita sociale, che spesso non conoscono altra patria e che, ciò nonostante, - conclude Trincanato - ancora non hanno la possibilità di godere di quello che non dovrebbe essere considerato un privilegio concesso dall'alto, ma un diritto sacrosanto, caro a chiunque si riconosca in una cultura politica liberale.”
Il consigliere di Forza Italia, Luigi Pisa, ha ancora segnalato il problema della signora che chiede l’elemosina al semaforo di Corso Milano. Il Consigliere di Verona Domani, Paolo Rossi, ha segnalato l’abbattimento di alberi in corrispondenza di un cantiere della filovia e il ricorso di cactus da parte dell’assessore Benini per evitare che siano rubate le piante che abbelliscono un ponte cittadine. Ancora il consigliere Zavarise ha lamentato la presenza di persone che consumano stupefacenti nell’ospedale di Borgo Trento.