Politica di Redazione , 27/05/2025 7:30

Lanzarin: “Da Boscaini accuse infondate, Veneto spende ogni euro per abbattere liste d’attesa"

Manuela Lanzarin
Manuela Lanzarin

“Spiace dover constatare che anche l’on. Boscaini, purtroppo, preferisce fare demagogia politica sulla pelle dei pazienti e sulle spalle di medici e operatori sanitari che lavorano giorno e notte, invece di basarsi su dati ufficiali e verificabili”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, replicando alle dichiarazioni della deputata forzista.

“Al posto di alimentare polemiche infondate – prosegue Lanzarin – basterebbe consultare i documenti ufficiali del MEF e gli atti approvati dalla Giunta regionale per verificare che il Veneto ha speso integralmente le risorse assegnate per abbattere le liste d’attesa, aggiungendo fondi propri regionali.

           •          Nel 2023 sono stati assegnati e spesi 29,1 milioni di euro;

           •          Nel 2024 la Regione ha impiegato 41,5 milioni di euro, già interamente assegnati e utilizzati;

           •          Nel 2025, con DGR 333 del 1° aprile, sono stati già stanziati 42,3 milioni di euro, così ripartiti:

           •          22,3 milioni per prestazioni aggiuntive del personale;

           •          20 milioni per acquisti da privato accreditato.

"Inoltre, nel 2022 furono utilizzati oltre 65 milioni di euro, anche grazie a risorse vincolate degli anni precedenti. Tutte queste cifre sono documentate, e le somme stanziate sono state spese nei tempi previsti o utilizzate per l’anno successivo, senza alcun avanzo nascosto, come qualcuno lascia intendere".

“Il dato di un presunto ‘avanzo di cassa’ è semplicemente falso – sottolinea Lanzarin –. Non esiste avanzo libero disponibile per la spesa corrente, ma fondi già impegnati per prestazioni, contratti e investimenti vincolati, come prevede la normativa vigente”.

“Il Veneto è tra le poche Regioni in equilibrio di bilancio e con monitoraggi regolari trasmessi a Roma. Le insinuazioni dell’on. Boscaini sono dunque una polemica sterile, smentita dai numeri”.

“Invito la deputata a studiare e informarsi meglio, consultando fonti ufficiali e non veline politiche. Sarebbe un atto di rispetto verso i professionisti della sanità veneta e verso i cittadini che meritano verità, non propaganda”, conclude Lanzarin.