Lanzarin: “Da Boscaini accuse infondate, Veneto spende ogni euro per abbattere liste d’attesa"

“Spiace dover constatare che anche l’on. Boscaini, purtroppo, preferisce fare demagogia politica sulla pelle dei pazienti e sulle spalle di medici e operatori sanitari che lavorano giorno e notte, invece di basarsi su dati ufficiali e verificabili”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, replicando alle dichiarazioni della deputata forzista.
“Al posto di alimentare polemiche infondate – prosegue Lanzarin – basterebbe consultare i documenti ufficiali del MEF e gli atti approvati dalla Giunta regionale per verificare che il Veneto ha speso integralmente le risorse assegnate per abbattere le liste d’attesa, aggiungendo fondi propri regionali.
• Nel 2023 sono stati assegnati e spesi 29,1 milioni di euro;
• Nel 2024 la Regione ha impiegato 41,5 milioni di euro, già interamente assegnati e utilizzati;
• Nel 2025, con DGR 333 del 1° aprile, sono stati già stanziati 42,3 milioni di euro, così ripartiti:
• 22,3 milioni per prestazioni aggiuntive del personale;
• 20 milioni per acquisti da privato accreditato.
"Inoltre, nel 2022 furono utilizzati oltre 65 milioni di euro, anche grazie a risorse vincolate degli anni precedenti. Tutte queste cifre sono documentate, e le somme stanziate sono state spese nei tempi previsti o utilizzate per l’anno successivo, senza alcun avanzo nascosto, come qualcuno lascia intendere".
“Il dato di un presunto ‘avanzo di cassa’ è semplicemente falso – sottolinea Lanzarin –. Non esiste avanzo libero disponibile per la spesa corrente, ma fondi già impegnati per prestazioni, contratti e investimenti vincolati, come prevede la normativa vigente”.
“Il Veneto è tra le poche Regioni in equilibrio di bilancio e con monitoraggi regolari trasmessi a Roma. Le insinuazioni dell’on. Boscaini sono dunque una polemica sterile, smentita dai numeri”.
“Invito la deputata a studiare e informarsi meglio, consultando fonti ufficiali e non veline politiche. Sarebbe un atto di rispetto verso i professionisti della sanità veneta e verso i cittadini che meritano verità, non propaganda”, conclude Lanzarin.