Accoltellamento a Verona, Tosi: "Niente carcere per un soggetto violentissimo: inaccettabile"

"Se un soggetto già molto noto all'autorità giudiziaria accoltella una persona e viene fermato dalle Forze dell'ordine" e sa che "non deve temere nulla" perchè "il giudice non lo arresta e lo lascia andare indisturbato", allora vuol dire che "il sistema di giustizia italiano non tutela i cittadini sul fronte della sicurezza". E questo "è inaccettabile. Siamo al totale lassismo". L'affondo è dell'europarlamentare di Forza Italia, Flavio Tosi, che interviene dopo che a Verona un immigrato nordafricano "irregolare e con gravi precedenti ha accoltellato un dipendente di un esercizio commerciale in piazza Pradaval, pieno centro storico, a due passi dall'Arena", come racconta lo stesso esponente forzista. Minacciati anche alcuni clienti e rotte le vetrine del negozio contro cui è stato lanciato un monopattino, buttati a terra quattro scooter, poi è stata presa di mira una una vicina enoteca. "Fermato dai carabinieri, ha opposto resistenza e li ha minacciati. Ed era già noto all'autorità giudiziaria, aveva precedenti. Ma il giudice, nonostante questa sfilza di reati, questo grado di violenza e i precedenti del soggetto, anziché procedere all'ovvia carcerazione, ovvia tranne che in Italia, ha semplicemente disposto l'obbligo di firma", ricostruisce Tosi. "Morale: questo delinquente potrà continuare a girare indisturbato. Se non basta neanche accoltellare una persona, mi chiedo allora cosa debba succedere perché un soggetto violento e pericoloso venga incarcerato e quindi messo nelle condizioni di non nuocere all'incolumità dei cittadini. Bisogna che ci scappi il morto? È inaudito". Tosi punta il dito contro la discrezionalità del giudice che sfocia "troppo spesso tiene una linea che definire morbida è un eufemismo"