Cellulari a scuola, Borchia: “Serve linea europea chiara. Europa segua esempio italiano"

«La proposta avanzata dal Ministro Valditara per limitare l’uso degli smartphone in classe è un passo di buonsenso che merita pieno sostegno. A scuola si deve tornare a imparare, non a scrollare. Troppi studi dimostrano i danni cognitivi, educativi e sociali derivanti dall’abuso dei dispositivi digitali in età precoce». Così Paolo Borchia, europarlamentare e capo delegazione della Lega al Parlamento europeo.
«Portare questa battaglia anche in Europa è un segnale di coraggio politico e di responsabilità educativa. Il fatto che nessuno Stato membro si sia opposto dimostra che i tempi sono maturi. Ora serve coerenza: meno dipendenza da schermi e social, più attenzione alla crescita equilibrata dei nostri ragazzi. Con buon senso», conclude Borchia.