Bozza: "Regione prema sul Governo per riconoscere come autoctone le trote Fario e Iridea"

“La Regione si attivi con il Ministero dell’Ambiente per riconoscere come autoctone la trota fario e la trota iridea, e comunque in ogni caso sia reso possibile il loro ripopolamento nelle acque dolci del nostro territorio, lago di Garda e fiumi”. A chiederlo con una mozione il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza, che porta al livello politico un tema che riguarda da vicino il settore della pesca, ma anche della ristorazione e più in generale del turismo.
Le norme in vigore annoverano le trote fario e iridea come specie ittiche alloctone, dunque le Regioni possono procedere a nuove immissioni su fiumi e laghi solo previa autorizzazione del Ministero. Tuttavia, in questo periodo proprio il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, assieme ai tecnici del suo dicastero, sta approntando delle bozze del prossimo decreto sulle specie ittiche e pertanto – dice Bozza – “se mentre il coregone-lavarello sembra vada verso il riconoscimento di specie autoctona, una svolta per la quale come Forza Italia in Regione ci battiamo da due anni, ancora incerta è la situazione per la trota fario e la trota iridea. In particolare, la trota fario ha una storicità secolare sulle nostre acque dolci, credo sia importante partire da qui per avvalorare la bontà del tema che mettiamo sul tavolo”.
Bozza dunque impegna la Giunta a muoversi con il Governo e il Ministero affinché “siano superate le problematiche di gestione di queste specie ittiche riconoscendole come autoctone, in quanto da tempo naturalizzate e perché di grande interesse per la pesca sportiva, la ristorazione e il turismo”. E qualora non dovessero essere riconosciute come autoctone, Bozza impegna la Giunta “a interessarsi con il Ministero affinché siano autorizzate misure di ripopolamento nei fiumi salmonicoli e nel lago di Garda”.