Politica di Redazione , 05/04/2025 16:00

Evento Stati Uniti d'Europa a Verona: "Equidistanza Meloni tra Ue e Trump indebolisce l'Italia"

Nalin e Della Vedova
Nalin e Della Vedova

"Giorgia Meloni si rifiuta di scegliere tra Europa e Stati Uniti, ma in realtà, così facendo, ha già scelto: non scegliere vuol dire scegliere Trump. Vuol dire accettare la logica imperialista che Trump rappresenta, fatta di potenza, sfere di influenza e indebolimento sistematico dell'Unione Europea. Significa accettare che l'Europa diventi un ostacolo da rimuovere, non un progetto da rafforzare. E questo, oggi, è pericoloso e inaccettabile". Lo ha detto Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo, intervenendo oggi a Verona durante l'evento "La Forza degli Stati Uniti d'Europa" promosso da Benedetto Della Vedova e dal Pde, con Emma Bonino, Pina Picierno e Nathalie Tocci.

"In un momento storico in cui la nostra sicurezza militare, economica, digitale è sotto attacco - ha proseguito Gozi - l'Europa ha bisogno di più unità, più potenza e più democrazia. E ha bisogno della voce dei liberali e democratici italiani. Per noi, l'Europa non è un'opzione tra le altre: è una necessità. Non possiamo permetterci ambiguità".

"Chi guida un grande Paese fondatore come l'Italia deve assumersi le proprie responsabilità, portare una visione, e non rifugiarsi in una sterile equidistanza che finisce solo per rafforzare gli alleati di Putin e i nemici dell'Unione. Oggi l'Italia manca. E questo silenzio pesa su tutti noi", ha concluso.

"Lo dico al governo: guai a pensare di guadagnare dalla vicenda dei dazi qualche punticino di flessibilità sul Patto di Stabilità. Questo paese può coltivare ambizioni più grandi. I dazi maggiori li paghiamo alle potenzialità inespresse di crescita economica ed industriale dell'Italia e dell'Europa. Bisognerà certamente reagire a questa dottrina che spezza il commercio mondiale. Serviranno risorse compensative, come la Spagna per esempio ha già stabilito. Ma una cosa è certa: bisogna accelerare e irrobustire l'adozione delle misure per la competitività" ha poi affermato la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno.

"È giunto il momento in cui Meloni impari a fare la presidente del Consiglio di uno dei più grandi paesi europei e non la moderatrice di una maggioranza che fa le risse su chi riceve più messaggi di Musk coi cuoricini. Questo paese merita molto di più", conclude.

"Cosa va a fare Meloni a Washington? Non vada a chiedere sconti perché non ce ne saranno. Ci spieghi cosa ci va a fare, quale posizione porterà all'attenzione di Trump" ha poi dichiarato il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. "Io le darei un consiglio: aspetti la visita di Vance in Italia, e soprattutto faccia un giro delle capitali europee, si confronti con i leader europei e poi, quando si sarà chiarita le idee e si sarà fatta un pensiero nuovo - poiché il pensiero vecchio è esattamente quello di Trump - vada pure a Washington", conclude.