"Una grande operazione di pace fiscale, un saldo/stralcio con 120 rate senza sanzioni e interessi di durata decennale è l'unico modo da una parte per lo Stato di incassare almeno una parte dei 1.200 miliardi che abbiamo iscritto a bilancio di crediti che mai vedremo, e dall'altra per imprese, professionisti e liberi cittadini di continuare a lavorare saldando il debito". Lo ha detto a Verona il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, sul palco di LetExpo 2025 Alis.

"Anche prima girando tra gli stand - ha proseguito Salvini - ho appreso che diverse aziende hanno pendenze di vario tipo. Noi veniamo dal Covid, dal costo energia e materie prime, è chiaro che non sempre un imprenditore riesce a versare tutto quello che ha dichiarato e si è impegnato, perché magari il cliente non paga e lo Stato non ti paga. Purtroppo in Italia abbiamo aziende che falliscono non per debiti ma per crediti", ha concluso.

RIARMO

"Prima di riarmare l'Europa, riarmo l'Italia, l'Esercito e la Marina italiana, i carabinieri e l'aviazione, facendo lavorare aziende italiane, non voglio arricchire altri Paesi" ha detto Salvini. "Quando l'altra sera in televisione ho visto Romano Prodi - ha aggiunto - che ha detto che 'è utile e giusto l'esercito comune europeo' ho avuto la controprova di cosa non serve al nostro Paese".