Politica di Redazione , 14/02/2025 15:20

Regionali, Tosi: "Uniti in Veneto non c'è partita alle elezioni"

Flavio Tosi
Flavio Tosi

"Il centrosinistra non toccherà palla in Veneto, noi non abbiamo mai vinto in Emilia Romagna, ma il centrosinistra non hai mai vinto in Veneto". È il pensiero espresso oggi dal coordinatore regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, in un confronto televisivo al quale hanno partecipato anche il segretario leghista, Alberto Stefani, il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Luca De Carlo, e il segretario del Partito democratico, Andrea Martella. 

La declinazione regionale dei tre alleati di Governo si è dimostrata concorde nell'affermare che non ci sia partita in vista delle prossime elezioni regionali, per le quali non è stata ancora stata fissata una data (autunno 2025 o primavera 2026). 

"Se siamo uniti - ha sottolineato Tosi - abbiamo un margine di vantaggio incolmabile", indipendentemente se "il candidato sarà espresso da questo o quell'altro partito". Nel corso degli ultimi mesi si è infuocata la bagarre per la poltrona più prestigiosa di Palazzo Balbi, con esponenti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia che a turno hanno reclamato per il proprio partito il ruolo di governatore, prospettando anche corse solitarie, ma i referenti regionali si mantengono abbottonati, preferendo la diplomazia. 

"La storia della Regione ci dice che la quadra si troverà - ha sottolineato De Carlo -, e chiunque sia il capo, la colazione continuerà a governare. Ad oggi non abbiamo contezza della data delle elezioni, ma mi interessa andare al voto con una coalizione coesa. L'importanza è che ci sia la squadra - ha proseguito -, poi potremo scegliere il 'bomber' migliore, che possa portare frutti alla squadra". 

Per parte propria, Stefani, promotore della campagna 'Il Veneto ai Veneti' - con la quale sta raccogliendo firme a favore di un terzo mandato di Zaia e il proseguimento di una presidenza leghista in Regione - ha ricordato che, prima di tutto, l'iniziativa è l'occasione per avvicinarsi e ascoltare le esigenze del territorio: "Siamo orgogliosi di farlo - ha detto -, siamo in mezzo alla gente ogni weekend ad ascoltare quello che i veneti hanno da dirci. Siamo lì per sentire le loro proposte". 

Se il centrodestra è arroccato nelle proprie certezze, di diverso avviso è Martella: "Mi sembrano molto divisi e non si rendono conto che la Regione Veneto è ferma da tempo - ha rilevato -. A me le persone vengono a parlare della casa, di sanità, dell'aumento delle ore di cassa integrazione, delle crisi industriali, e non mi vengono a chiedere se deve esserci un presidente della Lega o di Fratelli d'Italia". Poi l'affondo finale sul presidente Luca Zaia: "Il modo in cui sta reagendo (alla questione del terzo mandato, ndr) è la dimostrazione che ci vuole un tetto ai mandati. Lo chiede con troppa insistenza: mi domando con che credibilità il centrodestra andrà avanti".