Politica di Redazione , 13/02/2025 11:45

Padovani (FdI): “Verona a metà mandato: il rischio di un governo senza visione”

Padovani
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“Nelle ultime elezioni comunali del 2022, Verona ha vissuto un cambio di rotta, passando da una politica basata sul fattore amministrativo a una dove il fattore economico ha preso il sopravvento. Questo cambiamento, purtroppo, sembra aver avuto effetti evidenti nella gestione della nostra città, con un’amministrazione che ha puntato troppo sull’azione di consulenti esterni piuttosto che sull’affidamento dei ruoli fondamentali a chi è stato scelto democraticamente dai cittadini. La mancanza di esperienza politica e amministrativa del sindaco lo ha costretto a fare affidamento su una squadra di non eletti, ma sostenuti da poteri forti, senza alcun mandato diretto dalle elezioni” ha dichiarato Marco Padovani, deputato di Fratelli d'Italia.

Prosegue Padovai: “In particolare, la delega all’urbanistica, una delle più cruciali per il futuro della nostra città, è stata affidata a figure esterne come il vicesindaco Barbara Bissoli. La scelta di affidare la pianificazione territoriale a un tecnico, pur legittima, non può nascondere le difficoltà che derivano dalla mancanza di una visione chiara e lungimirante per Verona. La questione non è tanto quella di essere competenti, ma piuttosto quella di non rendere la politica un’appendice degli interessi economici, spesso dettati da chi, al di fuori delle urne, ha in mano la possibilità di un potere decisionale. Non possiamo non notare che la politica cittadina sta rischiando di perdere il suo ruolo fondamentale di rappresentanza democratica, con il Consiglio comunale che sembra sempre più marginale rispetto agli attori economici che determinano le scelte per la città”.

“Verona merita una classe dirigente che conosca profondamente le esigenze dei cittadini, che si assuma la responsabilità di costruire il futuro della città attraverso scelte politiche coerenti e trasparenti, non affidandosi esclusivamente a tecnici esterni o a un sistema che, purtroppo, spesso appare più vicino agli interessi di pochi che al bene della collettività. L’amministrazione deve ritrovare il coraggio di un progetto condiviso che metta al centro i cittadini, non solo i numeri o i bilanci”. Cocnlude Padovani: “La medesima questione è stata posta in rilievo anche da tecnici e urbanisti di idee non vicini alla mia area politica, come l’architetto Giorgio Massignan, che recentemente ha espresso il suo dissenso in merito alla gestione amministrativa della città. In sostanza, Verona ha bisogno di un’amministrazione che sappia fondere competenza, esperienza e passione per la propria città. Un sindaco e una giunta formati da persone con una solida esperienza amministrativa e un profondo impegno civico, capaci di superare le difficoltà e costruire un futuro concreto per Verona, sono la base su cui possiamo costruire una città migliore, più giusta e in grado di affrontare le sfide”.