Buffolo risponde a Tosi: "Solidarietà e sicurezza non si escludono, stop a sciacallaggio"

"Ad un bisogno di aiuto e cura si è risposto a colpi di pistola". La frase, su una 'storia' su Instagram dall'assessore comunale ai giovani, Jacopo Buffolo, ha suscitato polemiche politiche sulla vicenda di Moussa Diallo, il migrante maliano ucciso domenica davanti alla stazione di Verona da un poliziotto. L'espressione, poi eliminata dal social, è stata interpretata come un attacco alle forze dell'ordine dalle forze di opposizione di centrodestra. Il coordinatore di Fi ed ex sindaco Flavio Tosi le ha definite "parole eversive, sconcertanti e vergognose", invitando l'assessore a dimettersi.
Stamani, sempre su Instagram, Buffolo ha replicato: "Agli sciacalli che ci chiedono di scegliere - scrive - tra la solidarietà umana a Moussa e la collaborazione con le istituzioni preposte a garantire la sicurezza, rispondiamo che le due posizioni non si escludono e non si devono escludere. Mi rammarico nel vedere che, di fronte all'invito al cordoglio e alla commemorazione collettiva di un ragazzo di 26 anni, si preferisca spostare l'attenzione su altro. E' proprio chi sposta l'attenzione sulla sicurezza che ha la responsabilità di non governare i fenomeni migratori e che investe più di 800 milioni di euro in campi di detenzione in Albania o chi, in Regione Veneto - conclude - continua a tagliare sulla salute mentale".