Manifestazione di protesta, a Verona, durante la cerimonia inaugurale del G7 dei Parlamenti. Il sit-in è stata organizzata da Verona per la Libertà nei giardini dell’ex Arsenale, proprio  dietro a Castelvecchio che ospitava quello che è stato definito il “G7 dei falliti” dai manifestanti che hanno esposto lo striscione “G7: fallimento totale”. 

“Abbiamo voluto denunciare le politiche fallimentari di un occidente politico ormai mero braccio armato della Nato, complice dell’odio anti russo e di un genocidio in medioriente che di fatto sta portando solo impoverimento economico ricadente sulla pelle dei nostri popoli” hanno dichiarato Francesca Menin e Maurizio Cutolo di Verona per la Libertà, che hanno incassato il sostegno di Popolo Veneto, Forza Nuova, Associazione Veneto Russia e Indipendenza Veneta. 

“È il G7 dei falliti - hanno spiegato durante la protesta -, con percentuali di crescita PIL tutte allo 0, imperterriti nell’imporci pandemie e scelte globaliste suicide come l’immigrazione che sono causa di paure e disintegrazione sociale”.  

“È il G7 del sostegno indiscriminato alle politiche di guerra, anche e soprattutto attraverso il rifornimento di armi, che non dovrebbe nemmeno essere preso in considerazione da Stati che nelle loro Costituzioni si vantano di seguire la via del dialogo e della pace, quando invece si intestano una superiorità sociale, morale, politica e militare solo per eseguire ordini come veri e propri camerieri” hanno concluso gli esponenti di Verona per la Libertà.