Polato lascia il Consiglio regionale: il suo saluto, gli subentra Casali
Daniele Polato dopo l'elezione all'Europarlamento ha ufficializzato le sue dimissioni da Consigliere regionale. Gli subentrerà un altro veronese, l'avvocato Stefano Casali, primo dei non eletti per Fratelli d'Italia. La surroga è in calendario domani, mercoledì 31 luglio.
Ecco la lettera di saluto di Daniele Polato:
"Caro Presidente, Cari Colleghi,
dopo quasi 4 anni, essendo stato eletto europarlamentare, lasceero’ il consiglio regionale del veneto. Permettetemi di ringraziare in primis tutto il personale del consiglio regionale del veneto per la professionalità, il supporto e la dedizione.
Personale pubblico che rende orgogliosi i veneti.
Ringrazio i colleghi tutti.
Quelli di opposizione per il confronto franco, a volte anche duro, ma sempre corretto che ha contraddistinto un rapporto politico teso al contributo fattivo nel miglioramento dei provvedimenti in commissione ed in aula.
Grazie ai colleghi di maggioranza, per il lavoro proficuo e la capacità di fare sintesi in una comunità politica con diverse sensibilità legate ad interessi territoriali in un veneto che esprime eccellenze umane e professionali.
Ognuna delle 7 splendide province ha le proprie richieste, necessità e peculiarità. il merito della rappresentanza politica tutta sta nel lavoro e nella risposta immediata che ha permesso di conseguire provvedimenti essenziali risposte in termini di servizi eccellenti, migliorabili, sicuramente sul podio delle regioni d'italia.
Grazie al presidente Zaia e a tutta la Giunta, in particolare all'Assessore Calzavara (delega rapporti con il consiglio regionale) per la gestione diretta di una delle regioni più importanti d'italia.
Amministrare in periodi tragici (covid), assumersi responsabilità politiche fondamentali, hanno permesso di tutelare la salute e l'economia di un popolo, quello veneto, abituato a rialzarsi nelle difficoltà e a superare
con spirito di comunità situazioni inimmaginabili.
Infine ringrazio fraternamente i colleghi Elena, Raffaele, Enoch, Tommaso, Joe e Lucas.
Grazie a voi ho anche potuto superare umiliazioni ed ingiustizie politiche, risuonano ancora nella mia memoria parole come "...non può fare l'assessore un condannato...", "...non può stare nell'ufficio di presidenza un vicepresidente condannato...", ricordo come fossi stato dichiarato decaduto sul sito del consiglio regionale del veneto prima ancora del processo in cassazione e la relativa sentenza di annullamento dell'infamante condanna.
A differenza di altri non ho mai arretrato rispetto la convinzione di onestà politica e mai scelto vie più facili e convenienti come un eventuale patteggiamento.
Alla fine "il brutto anatroccolo" è diventato "cigno" e il fatto che decine di migliaia di persone, venete e non solo, mi abbiano scelto come loro rappresentante nel parlamento europeo, mi ripaga di tutto quello che ho subito.
Mia mamma, recentemente scomparsa, aveva l'abitudine di "seminare" scritti con "frasi di vita" tra tutte conservo questa che è diventata pietra angolare della mia vita: "La pazienza è la forma quotidiana dell'amore (Benedetto XVI)".
Buon lavoro nell'interesse dei veneti e dell'Italia. Con affetto
Daniele Polato".