Politica di Redazione , 25/06/2024 13:05

Microchip, Bozza: Il no di Intel e Silicon box grande occasione persa per il territorio veronese

Alberto Bozza
Alberto Bozza

Dopo Intel, Vigasio dice addio anche all’ipotesi dell’insediamento di Silicon Box. Non ci sarà dunque nessun mega-investimento in Veneto e nel Veronese delle multinazionali del microchip.

Il consigliere regionale Alberto Bozza (Forza Italia), che aveva presentato una risoluzione approvata poi dal Consiglio regionale, si rammarica: “Spiace constatare che dopo Intel, per Vigasio decade anche Silicon Box, cioè il famoso piano B che pure il Ministro Urso e la Regione Veneto hanno promesso più volte. Regione che, oltre alle dichiarazioni del presidente Zaia, si era impegnata con la mia risoluzione. Si tratta di una grande occasione mancata per il Veneto e, sottolineo, per la provincia di Verona, ancora una volta non tutelata come meriterebbe”. Bozza imputa anche alle “mancate garanzie infrastrutturali” offerte a Intel e a Silicon Box, la scelta di queste multinazionali di investire altrove.

“Vigasio da tempo chiede opere viabilistiche di peso e una programmazione territoriale, in primis il casello autostradale sulla A22, che già rientra nel piano d’investimento di Autobrennero” sottolinea Bozza. Il quale, proprio sul casello di Vigasio, con un’interrogazione in aula aveva chiesto rassicurazioni alla vicepresidente regionale e assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Elisa De Berti: “Rassicurazioni che non ci sono state – ricorda ora Bozza – avevo chiesto ed auspicato di muoversi politicamente con il Ministero dei Trasporti per confermare la valenza strategica dell’opera anche per la Regione e per trovare la modalità di accelerarne l’iter”. Invece, riflette Bozza, “la provincia di Verona perde un investimento di miliardi e migliaia di posti di lavoro”