Elezioni 25 settembre, ecco le schede elettorali (con i nomi) che riceveranno i veronesi

I fac-simile delle schede elettorali che verranno utilizzate per le elezioni politiche del 25 settembre sono stati diffusi dalla direzione centrale per i Servizi elettorali del Viminale. Riguardano, si legge sul sito del ministero, i 146 collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati, i 67 collegi uninominali per l’elezione del Senato della Repubblica ed i relativi collegi plurinominali (49 per la Camera, 26 per il Senato) per l’assegnazione proporzionale dei seggi.
Nelle foto di TgVerona.it ecco come saranno le schede che un elettore veronese riceverà al seggio: due per la Camera dei Deputati e una per il Senato. Per il Senato la scheda sarà uguale in tutta la provincia. Nel caso della Camera invece i residenti di Verona città, Lessinia e altri Comuni della “fascia Nord” della provincia (per esempio Malcesine e Brenzone) riceveranno una scheda con capolista differenti rispetto alla “Zona Sud” della Provincia scaligera: Villafranca e Comuni perlopiù della Bassa (ma anche del lago di Garda come Torri del Benaco e Peschiera).
COME SI VOTA
Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori domenica 25 settembre nei seggi che saranno aperti dalle 7 alle 23. Si vota anche negli ospedali (anche nei reparti Covid) e nelle carceri, se gli elettori interessati hanno comunicato di volere avvalersi del loro diritto in questa particolare condizione. Possibile il voto anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne ma anche i bambini che non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale. Ecco un vademecum sulle elezioni del 25 settembre.
DUE SCHEDE
Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
COME ESPRIMERE IL VOTO
Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto per cui se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.
PER CHI SI TROVA FUORI DAL PROPRIO COMUNE
Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città e per questo ci sono tariffe di trasporto agevolate.
COME VOTARE ALL’ESTERO
Coloro che per lavoro o studio sono all’estero possono chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Oltre alle schede occorrerà spedire il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse, al Consolato competente.
SERVE DOCUMENTO (ANCHE SCADUTO)
Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, “anche se scaduto”, precisano le faq del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
IL VOTO ASSISTITO
Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli (per esempio chi ha l’amputazione delle mani o una paralisi), il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione
NUOVA SCHEDA A CHI SI E’ SBAGLIATO
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.