Politica di Redazione , 28/10/2021 12:40

Crisi Paluani, Piccinini: Il mio impegno per evitare ricadute economiche e occupazionali

Tomas Piccinini
Tomas Piccinini

"Tutto il mio impegno per far sì che la crisi della Paluani non ricada sul territorio dal punto di vista economico ed occupazionale”. Così Tomas Piccinini, Consigliere regionale di Veneta Autonomia, alla luce della richiesta di concordato preventivo presentata lunedì, 25 ottobre, al Tribunale di Verona da parte dell’azienda che ha sede a Dossobuono, frazione del Comune di Villafranca. “Richiesta subito accolta dai giudici della sezione fallimentare - ricorda il Consigliere - che hanno concesso tempo sino al 22 febbraio 2022 per presentare il piano per la ristrutturazione del debito e a garanzia della continuità dell’attività. La crisi Paluani, storico marchio del settore dolciario fondato nel 1921, presente in 40 Paesi, con circa 150 dipendenti annui che arrivano a quasi 500 con gli stagionali, affonda le radici nel binomio con la squadra di calcio del Chievo e con le difficoltà conseguenti alla pandemia Covid”.

“Che le cose non andassero molto bene - afferma Piccinini - lo si era capito: da molti anni ormai l’azienda ha sede a Dossobuono, e in paese sono molte le famiglie che hanno trovato lavoro, anche stagionale, in Paluani. Solitamente queste figure iniziavano a lavorare già a settembre. Ma quest’anno le chiamate non sono arrivate. Sappiamo che questo è un settore di grandi competizioni, in particolare se si tratta di aziende che hanno i loro punti di forza nei cosiddetti prodotti di ricorrenza come possono essere pandori e panettoni”.

“Nonostante queste difficoltà, però - prosegue il Consigliere - il mio sarà un atteggiamento di grande determinazione nel fare quanto in mio potere per evitare che venga scritta la parola fine su questa pagina di storia imprenditoriale veronese. Non sottovaluto, e credo non lo faccia nessuno, la situazione. Ciò non di meno, ci sono aspetti che vanno ricordati: a cominciare dall’atteggiamento della famiglia Campedelli, che nel corso di decenni ha dato molto sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista imprenditoriale. E anche adesso, di fronte al suo momento più difficile, ha scelto non di fallire e portare, come si suole dire, i registri in Tribunale, ma di chiedere il concordato preventivo: un percorso più complesso, ma che testimonia la volontà di salvaguardare l’azienda, i dipendenti e quindi le loro famiglie. Una conferma dunque di un legame con il territorio che si vuole mantenere, con tutto ciò che questo comporta”.

“Il mio auspicio - conclude Piccinini - è che per Paluani si possa trovare una soluzione utile al suo rilancio, magari grazie all’intervento di altri imprenditori o realtà disposte ad investire. La pandemia ha messo tutti in difficoltà e tante volte abbiamo sentito dire e ripetere che ne usciremo più facilmente con l’impegno di tutti: ecco, questa è un’occasione importante per dimostrare concretamente che quelle non sono solo parole e che aiutare Paluani significa sostenere molte famiglie e con loro l’economia di un territorio. Io ci credo e ci sono”.