Federalberghi, un accordo per rendere il turismo green

Un’app capace di misurare parametri chiave come emissioni di CO2, consumi energetici e idrici, gestione rifiuti. E’ il cuore di PUNTO ZERO, un progetto voluto e realizzato da Federalberghi Garda Veneto, insieme a Garda Green Club, e che consentirà agli hotel che lo vorranno di ottenere uno screening del proprio livello di impatto ambientale, passo necessario per arrivare ad una gestione sempre più sostenibile delle attività turistiche. Il progetto è stato presentato nella giornata di ieri, venerdì 18 luglio, al Palace Hotel San Pietro di Bardolino. A testimoniare la volontà delle amministrazioni di fare la loro parte in quest’era di transizione, molti amministratori del territorio tra cui il Sindaco di Bardolino Daniele Bertasi.
“Da oggi le nostre aziende avranno la possibilità di avere una fotografia del loro impatto ambientale grazie ad una realtà importante e ormai consolidata come Garda Green Club”, spiega Mattia Boschelli, Direttore di Federalberghi Garda Veneto. “Siamo felici di poterle supportare in un passaggio ormai dovuto. La sostenibilità è ora fondamentale, per l’Europa, per i clienti che scelgono più volentieri mete sostenibili, per i dipendenti che vogliono lavorare in aziende sostenibili, per il mercato. Ma anche gli istituti di credito che premiano le aziende che sulla sostenibilità investono. E’ un collo di bottiglia e da lì dobbiamo assolutamente passare”.
Ma cos’è in concreto PUNTO ZERO? A spiegarlo è Davide Fumaneri, Direttore di Garda Green Club, un marchio di sostenibilità che possono ottenere gli hotel, i campeggi e i ristoranti del territorio gardesano che sottoscrivono un disciplinare e rispettano i parametri previsti da un preciso documento tecnico. Il Garda green club è una rete di imprese formalmente costituita che non ha scopo di lucro e come unico obiettivo rendere possibile la sfida della sostenibilità alle aziende sottoscrittrici.
“Punto Zero è la soluzione più semplice che una struttura ricettiva del Lago di Garda può utilizzare – spiega Davide Fumaneri, Direttore Garda Green Club - per avere un'idea precisa del suo livello di impatto ambientale e del suo livello economico-finanziario legato alla sostenibilità culturale, sociale ed economica”.
Si tratta di avviare un processo di raccolta dati fondamentali per la singola struttura e per l’intero territorio. Otto minuti, ha calcolato Fumaneri, sono quelli che una struttura recettiva dovrebbe “investire” ogni giorno, utilizzando l’app, per poter tenere traccia del proprio impatto ambientale.
Un tempo minimo, un traguardo non più rinviabile. Una volta che una struttura alberghiera sa quanto impatta cosa può correggere il tiro, dati alla mano. “Può decidere di intervenire -spiega Fumaneri- su una serie di aspetti che possiamo riassumere in alcuni principali tematiche: rifiuti, acqua, approvvigionamento energetico, efficienza energetica, trasporti e mobilità”.
E se è impensabile un azzeramento dell’impatto ambientale, si parla allora di “compensazione”. “Compensare vuol dire stimare quello che non riesco a ridurre e poi agire sul mercato per andare a mitigare questo processo”, spiega Fumaneri. “Ad esempio investendo nella riforestazione dei boschi, investendo in operazioni che possono assorbire carbonio, anche quello che le aziende stesse hanno emesso. Ovviamente non direttamente sul territorio dove operano, ma in un'area limitrofa, in maniera tale che il processo sia virtuoso.
Quindi se da una parte emetto, dall'altra parte posso finanziare le realtà che assorbono queste emissioni”. E non si tratta più di una scelta. E’ una via, quella della sostenibilità, che deve essere percorsa. E non solo perché lo dice l’Europa. A spiegarne il valore, durante l’incontro, Beatrice Scappini, consulente di sostenibilità e titolare di un’azienda che di questo si occupa da anni.
“La sostenibilità è un percorso voluto dall'alto - spiega Scappini - ma anche richiesto dalle banche e dal mercato, dai tour operator e dai clienti, i consumatori finali. Sul Lago di Garda è fondamentale perché il punto di attrazione è il territorio e se il territorio non viene tutelato non esiste una possibilità di fatturato futuro”.
“Un progetto come quello presentato oggi va nella direzione giusta perché si parla di sostenibilità ma anche di innovazione”, spiega Scappini. “Si riduce l’impatto rimanendo una meta turistica competitiva a livello mondiale. Non è una cosa da tutti. Credo che questa iniziativa sia fondamentale per l’ambiente e per la continuità dei business”.
A testimoniare l’importanza del progetto Gianluca Ginepro, Direttore Garda Unico, che ha voluto sottolineare come la sostenibilità sia oggi un importante fattore per la promozione del territorio. Sono i turisti che vogliono e che chiedono mete sostenibili.
Ad elencare poi i dettagli più tecnici del progetto, Carlo Uccelli, Membro Commissione Tecnica Garda Green Club. A spiegare come il mondo delle Banche sostenga le imprese più sostenibili, grazie anche alle normative premiali europee, il Direttore di Filiale BCC Veneta Alex Bazzoli.
Punto Zero parte ufficialmente oggi. La speranza è che le strutture ricettive collaborino in modo da rendere possibile una prima importante raccolta di dati, e quindi un primo bilancio, per la fine del 2025. Sarebbe fondamentale, dal lato delle aziende, per poter pianificare gli interventi per la prossima stagione dal punto di vista operativo ed economico finanziario, e dal lato ambientale per iniziare il 2026 con una significativa riduzione dell’impatto ambientale delle singole strutture.
Al termine dell’incontro è stato offerto un aperitivo. Le eccedenze alimentari sono andate, come da recente accordo, alla Caritas Interparrocchiale Garda Verona.
“Punto Zero – ha concluso il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni- è solo uno dei tantissimi progetti che abbiamo messo in piedi per tutelare il territorio e per preservare l’ambiente. Mi auguro che non si parli più degli albergatori come di una categoria che sfrutta il territorio senza dare niente in cambio. Noi siamo qui, accogliamo i turisti, diamo loro da mangiare e da dormire, e avendo coscienza di quello che può essere l’impatto ambientale, possiamo anche controllarlo. Ed è in questa direzione che stiamo lavorando”.