Economia di Redazione , 29/05/2025 7:51

Federalberghi contro Booking, azione legale nei confronti della piattaforma

Maurizio Russo
Maurizio Russo

"Un’opportunità per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo”: Maurizio Russo, presidente di Federalberghi Confcommercio Verona, commenta cosi la decisione di dar vita a un’azione legale collettiva contro i prezzi imposti da Booking.com assunta dalla Federalberghi nazionale insieme a HOTREC - l’associazione europea dell’ospitalità - e alle associazioni nazionali degli albergatori di altri 25 Paesi europei. 

L’iniziativa fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea (CGUE) del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma (cosiddetta parity rate) violavano il diritto della concorrenza dell’UE. 

"Negli ultimi venti anni, queste clausole hanno posto gli alberghi in una posizione di svantaggio competitivo, impedendo la concorrenza sui prezzi tra Booking.com e altre piattaforme online, gonfiando le commissioni pagate dagli hotel", sottolinea Russo. "Inoltre, le clausole  hanno impedito di offrire prezzi o disponibilità migliori sui siti web delle strutture ricettive".

Secondo Federalberghi, insomma, l’uso da parte di Booking.com di clausole anticoncorrenziali ha causato un danno finanziario alle imprese turistico ricettive italiane e distorto il mercato; conseguentemente, in base ai principi generali del diritto europeo della concorrenza, gli alberghi italiani hanno il diritto di chiedere un risarcimento per le perdite subite.

Gli hotel - come si legge in una nota di Federalberghi - possono avere diritto a recuperare una parte significativa delle commissioni pagate a Booking.com nel periodo che va dal 2004 al 2024, oltre agli interessi. Il caso sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del settembre 2024.