La scure di Trump è arrivata, con l’annuncio di dazi al 20% che colpiranno anche l’agroalimentare veronese. Ma secondo Mirko Sella, vicepresidente di Cia Verona, bisogna rimanere lucidi e pensare positivo.

“Non c’è dubbio che i dazi saranno un danno per l’agroalimentare italiano e perciò serve subito una risposta immediata dell’Ue per aprire una trattativa – sottolinea -. Per quanto riguarda i vini veronesi, però, il mercato americano non è l’unico. Per i rossi, Canada e Scandinavia sono grandi sbocchi che possono garantire una certezza per l’export. Sul fronte dei vini bianchi è vero che gli Usa sono un mercato molto importante per il Pinot Grigio, ma non per gli altri bianchi. Quindi restiamo calmi: siamo alla vigilia del Vinitaly e dobbiamo restare concentrati sulle grandi opportunità che questa grande manifestazione ci offre, cercando mercati alternativi”.