Trasporto pubblico, Filt Cgil Verona: "Profonda preoccupazione per l'imminente bando di gara"

La Filt Cgil Verona esprime profonda preoccupazione in merito al recente parere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) per la suddivisione in lotti del trasporto pubblico locale di competenza della provincia di Verona, in vista dell’imminente pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio.
“Proprio su questo tema abbiamo scritto la settimana scorsa una lettera con richiesta di incontro urgente indirizzata al Comune di Verona, alla Provincia, alla regione Veneto e alle aziende coinvolte per essere inclusi nel percorso decisionale: come il parere dell’ART, secondo cui la suddivisioni in lotti favorirebbe la partecipazione di più soggetti economici, appaia un ragionamento astratto completamente avulso dalla concreta realtà del tpl veronese, caratterizzata da un servizio urbano ben ramificato e in attivo; un extraurbano poco sviluppato e in perdita; un filobus che presenta ancora molte, troppe incognite. Non a caso la soluzione del lotto unico, peraltro contemplata dalla normativa come eccezione al frazionamento in lotti per ragioni di efficienza ed economia di scala, viene da sempre, e in maniera bipartisan, considerata la più adatta alle necessità dei veronesi”, sottolinea Filt Cgil Verona.
“Sta quindi alle istituzioni locali assumersi la responsabilità di perseguire gli interessi della comunità anche se questo può voler dire scegliere diversamente dalle indicazioni fornite dall'organismo tecnico. Il rischio è quello di bloccare lo sviluppo dei rami meno profittevoli del tpl veronese; fare un passo indietro di quasi vent'anni nella gestione del servizio; infrangere le promesse di una integrazione del servizio, e nel caso peggiore, aprire la strada a possibili razionalizzazioni. In particolare, si evidenzia come il criterio di contendibilità a due lotti, indicato dall’ART, non tenga conto delle potenziali inefficienze derivanti dalla separazione dei servizi urbani ed extraurbani, con possibili ripercussioni negative sull’integrazione tariffaria e sulla qualità del servizio per i cittadini”.
Filt Cgil esprime inoltre perplessità in merito alla situazione del nuovo servizio filoviario, di cui non si hanno certezze in merito alla partenza del servizio e ai dati economici di riferimento, rendendo complessa la partecipazione di aziende al bando a lotti separati. Mettiamo dunque in guardia sui rischi di una competizione tra operatori non regolamentata, che potrebbe penalizzare l’interesse sociale e il diritto alla mobilità.
“Lo scarso rendimento del servizio extra-urbano e la mancata disponibilità della Regione Veneto ad investire sul trasporto pubblico locale con risorse aggiuntive che invece vengono normalmente erogate da altre regioni, rappresentano elementi di ulteriore allarme per la sostenibilità e la qualità del servizio, destinati a scoraggiare inevitabilmente la partecipazione alla gara. Ribadiamo come la dimensione provinciale rappresenti la scala territoriale ottimale per la gestione del TPL veronese, al fine di massimizzare l’efficienza, favorire l’integrazione dei servizi e garantire elevati standard qualitativi. Indica la necessità che anche la Regione Veneto scelga di sostenere il trasporto pubblico come principale opzione di mobilità sostenibile. Invita a valutare che la suddivisione in più lotti potrebbe compromettere l’obiettivo di un servizio unitario e integrato, con ripercussioni negative sulla fruibilità del trasporto collettivo e sulla sua capacità di contribuire a una mobilità sostenibile. La possibilità che diminuiscano ancora più le corse sulle tratte extra-urbane; che si debba tornare indietro rispetto al biglietto unico, con dispendio di costi e tempo a carico delle famiglie; che si verifichino disservizi e ritardi sulle linee, sono scenari realisti se ad aggiudicarsi le gare fossero due o più aziende diverse. Proprio per la volontà di tutelare l'interesse dei lavoratori e dei cittadini, la Filt Cgil Verona richiede con urgenza di essere pienamente coinvolta nel processo decisionale relativo al futuro del trasporto pubblico veronese. È fondamentale un confronto aperto e costruttivo con tutti i soggetti coinvolti, inclusa la Regione Veneto, per individuare soluzioni condivise che garantiscano un servizio di trasporto pubblico efficiente, sostenibile e adeguatamente finanziato. Rinunciare a perseguire la strada del lotto unico significa assumersi la responsabilità di rischiare un salto indietro di vent’anni nella gestione del tpl con scenari di peggioramento del servizio e di rischio anche per la tenuta occupazionale che sono molto di più di una eventualità”, conclude il comunicato firmato CGIL Verona.