L'assemblea Donne della Cgil: "Superare le tante disparità che ancora esistono"

Si è tenuta questa mattina al Cinema Teatro di San Michele a Verona l’assemblea delle Donne della Cgil del Veneto che ha fatto il punto, con gli occhi delle delegate e delle pensionate dello Spi di tutte le province venete, sui quesiti referendari riguardanti licenziamenti, precarietà, appalti e sicurezza sui luoghi di lavoro promossi dalla Cgil, nonché sul referendum per agevolare l’acquisizione della cittadinanza italiana.
Gli interventi della Segretaria generale della Cgil Veneto Tiziana Basso e della segretaria nazionale Lara Ghiglione hanno chiarito che la posta in gioco è l’apertura di una nuova stagione di diritti e che fondamentale sarà il voto delle donne già impegnate nella quotidiana lotta per superare le tante disparità e discriminazioni che ancora esistono dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Giovanni Stinà e Chiara Gargiulo, ricercatori dell’Ires Veneto diretto dal professor Giorgio Gosetti dell’Università di Verona, hanno presentato una lettura dei 2.700 questionari somministrati a studenti e studentesse in occasione del Job&Orienta nel 2023 da cui emerge che il rapporto tra i giovani e il mondo del lavoro è molto più stretto di quanto porti a pensare certa pubblicistica sui giovani fannulloni.
Il 50% degli intervistati (in massima parte giovani attorno ai 18 anni) hanno dichiarato di aver avuto almeno una esperienza di lavoro passata al di fuori della scuola. Come evidenziano molte altre ricerche, una retribuzione adeguata è un aspetto prioritario per il 32% dei giovani intervistati (più per gli uomini, 38% che per le donne, 28%, e più per i frequentanti di istituto tecnico, a maggioranza maschile, che per i frequentati i licei, a maggioranza femminile), ma non è il solo elemento preso in considerazione dai giovani, che guardano anche alle possibilità di realizzazione personale (19,7%), alla stabilità del lavoro (14%), alle possibilità di carriera (10%) e alla conciliazione con il tempo libero (7%).
In particolare, la realizzazione personale risulta più importante per le ragazze (23%) che per i ragazzi (13%) mentre l’attenzione per il tempo libero è maggiore tra i maschi che tra le femmine. “Pur non essendo basata su un campione statisticamente rilevante, questa ricerca poggia su dati solidi perché ripetuta nel corso degli anni, e si fonda su una fascia di età ben definita” ha chiosato il professor Gosetti. “A differenza di una certa retorica, ci dice che i giovani hanno una propria idea di quello che è e che dovrebbe essere il mondo del lavoro. Sta a noi ascoltarli e, sopratutto, dargli voce” ha concluso.