Economia di Redazione , 12/03/2025 11:30

Il vice ministro Cirielli agli imprenditori di Confimi Apindustria Verona: "Fare sistema"

Cirielli

La carenza cronica di personale, i recenti sviluppi legati al Piano Mattei e le crescenti opportunità per le PMI in nuovi mercati. Sono stati tra i principali temi discussi ieri pomeriggio, 11 marzo, nel corso dell’incontro promosso nella propria sede associativa da Confimi Apindustria Verona, a cui ha presenziato il vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.  

A pochi giorni dal ritorno in Italia dalla missione ufficiale in Giappone al fianco del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Cirielli ha evidenziato la strategia del governo per dare impulso alle imprese che si occupano di commercio estero: «In un contesto economico e politico in profonda evoluzione, l'export italiano vale circa il 40% del PIL nazionale e rappresenta una forza trainante. Per questo siamo al lavoro anche per rafforzare i nostri legami con Stati extra Ue, tra cui anche Svizzera, Gran Bretagna e Norvegia, con cui abbiamo stretto sinergie molto forti».

Nel corso del confronto con il vice ministro, il presidente di Confimi Apindustria Verona Claudio Cioetto ha sottolineato come «la crisi industriale sia sotto gli occhi di tutti. Gli imprenditori hanno bisogno di solidità e garanzie, anche nella prospettiva di nuovi investimenti. In questo contesto critico per le PMI non bastano incentivi temporali e di settore, ma diventa determinante potenziare gli strumenti a favore dell’esportazione».

Il vice ministro ha colto l’invito di Cioetto, caldeggiando la necessità per gli imprenditori «di fare squadra, muovendosi a livello associativo per unire le forze. Questo in particolare rispetto a un’opportunità da cogliere come quella del Piano Mattei, un progetto strategico di diplomazia che punta a rafforzare e rinnovare i legami con gli Stati del continente africano. Il Piano prevede la definizione e l’attuazione di iniziative che coinvolgono le aziende italiane, con l'obiettivo di portare un effettivo valore aggiunto alla popolazione locale».

Secondo Cirielli «è fondamentale favorire, sul piano della cooperazione internazionale, le condizioni utili alle aziende italiane per insediarsi sul territorio africano. L’obiettivo è quello di investire in infrastrutture e formazione a favore delle comunità locali, per creare nuove opportunità di sviluppo, contribuendo alla loro crescita economica. Per risultare vincenti è importante per le imprese creare sinergie con le nostre università e dare di conseguenza impulso alle relazioni con i Paesi africani, attraverso le reti delle ambasciate, anche nell’ottica di attrarre finanziamenti previsti in questo specifico ambito».