Economia di Redazione , 04/03/2025 10:30

Bando Capitale naturale: un piano da 4 milioni di euro per la biodiversità e le risorse idriche

Bruno Giordano
Bruno Giordano

C’è qualcosa che accompagna silenziosamente la nostra vita, così essenziale da passare spesso inosservata: la natura. Respirare aria pulita, bere acqua incontaminata, vivere in territori salubri sono azioni quotidiane rese possibili da un patrimonio straordinario, il capitale naturale. È questo complesso equilibrio di risorse ed ecosistemi a garantire la vita sulla Terra, offrendoci servizi indispensabili di cui, troppo spesso, non percepiamo il valore. Eppure, ciò che ci sostiene è oggi sempre più minacciato. Il cambiamento climatico, l’inquinamento e l’alterazione degli habitat stanno progressivamente minando la sicurezza e il benessere delle nostre comunità. Le prove sono ormai evidenti: dalla crescente frequenza degli eventi meteorologici estremi a territori sempre più cementificati, da città strette nella morsa dello smog alla perdita di ecosistemi e aree verdi. Non sono solo ferite per l’ambiente, ma minacce dirette alla qualità della nostra vita.

È in risposta a queste emergenze che nasce il bando Capitale naturale promosso da Fondazione Cariverona, uno dei più rilevanti dell’anno in termini di risorse: mette a disposizione 4 milioni di euro per sostenere progetti in grado di invertire la tendenza e contribuire concretamente alla tutela, al ripristino e alla valorizzazione dell’ambiente.

“Il capitale naturale non è un concetto astratto: è l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, la terra che ci nutre. Ignorare la sua fragilità significa mettere a rischio la nostra stessa sopravvivenza. È tempo di agire, con coraggio e visione”, dichiara Bruno Giordano, presidente della Fondazione. “Questo bando vuole essere un volano per interventi concreti, capaci di lasciare un impatto positivo e duraturo sui territori, sulla vita delle persone che li abitano e sulle generazioni alle quali lasceremo in eredità il nostro Pianeta”.

Le proposte progettuali sono chiamate ad affrontare tre sfide centrali. La prima riguarda il contrasto al degrado degli habitat naturali per arginare la perdita di biodiversità, una delle minacce ambientali più gravi e sottovalutate. La seconda si concentra sulla protezione e sul ripristino degli ecosistemi legati all’acqua, risorsa preziosa ma vulnerabile: basti pensare all’alternanza sempre più marcata tra siccità prolungate e piogge torrenziali. Su questo punto Giordano sottolinea: “L’acqua è una risorsa insostituibile, ma per tutelarla servono visione, strategie concrete e collaborazione tra più attori. Proprio per questo motivo la Fondazione promuove, insieme a Urbs Picta, il convegno Acque, presente e futuro: stato e prospettive di tutela, in programma il 14 marzo all’Università di Verona e aperto a tutti. Sarà un’importante occasione di confronto tra esperti, istituzioni e imprese per analizzare criticità e soluzioni legate alla gestione delle risorse idriche. È un tema che riguarda da vicino i nostri territori e che deve essere affrontato con un approccio sistemico”. La terza sfida punta, infine, ad aumentare e valorizzare il verde urbano e periurbano, trasformando gli spazi delle nostre città e province in luoghi che tutelano la biodiversità e migliorano la qualità della vita, contribuendo a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

In tutti i casi, i progetti (localizzati nei territori di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova) dovranno poggiare su studi approfonditi, essere parte di strategie di sviluppo sostenibile e mirare a risultati concreti e misurabili. L’approccio al capitale naturale è dunque fondamentale: non si cercano interventi isolati o soluzioni temporanee, ma azioni integrate e coordinate, in grado di generare un impatto positivo nel medio e lungo periodo. Le candidature dovranno essere presentate, inoltre, da partnership solide e complementari. Gli enti pubblici territoriali, come Comuni e Province, o i soggetti istituzionalmente preposti alla gestione delle aree oggetto di intervento dovranno collaborare con partner scientifici in grado di offrire competenze specialistiche e garantire la qualità delle soluzioni proposte. Sarà quindi fondamentale il coinvolgimento dei proprietari o dei gestori delle aree interessate per assicurare interventi realmente attuabili.

“Oggi più che mai abbiamo bisogno di progetti che non si limitino a contenere i danni, ma che puntino a rigenerare ciò che abbiamo perso e a costruire un nuovo equilibrio tra uomo e natura”, sottolinea Giordano. “Questo bando non è solo un’opportunità per il sostegno economico. È un invito a prendersi cura del bene più prezioso che abbiamo: la natura. Proteggerla significa proteggere noi stessi. E non c’è tempo da perdere. Il futuro dipende dalle scelte che facciamo ora: insieme possiamo fare la differenza”.

Le domande dovranno essere presentate online entro le ore 13 del 9 maggio 2025. Il contributo richiedibile potrà variare tra 200 e 400mila euro, con un cofinanziamento minimo del 20% del costo totale del progetto. Le iniziative selezionate saranno annunciate entro la fine di luglio.