Economia di Redazione , 29/01/2025 14:53

Amarone Opera Prima, con 78 aziende è record di adesioni

Amarone Opera Prima
Amarone Opera Prima

Il re dei vini veneti, l'Amarone, si presenta quale icona nei 50 migliori ristoranti al mondo attraverso un viaggio tra le annate storiche, tra cui spicca la bottiglia più antica certificata, frutto della vendemmia 1950, uscita sul mercato nel 1953. Sono i temi delle due masterclass che aprono il programma di Amarone Opera Prima, l'evento del Consorzio vini Valpolicella in programma a Verona dal 31 gennaio al 2 febbraio a palazzo della Gran Guardia in occasione del debutto sul mercato dell'Amarone 2020. Un'edizione, quella di quest'anno, che inaugura l'anno del centenario dell'ente con il record di partecipazione tra i produttori: 78 aziende pronte a incontrare 106 giornalisti, di cui 73 provenienti da 26 Paesi. L'anteprima dell'annata 2020 prende il via venerdì 31 gennaio con la prima degustazione dedicata a esplorare il posizionamento dell'Amarone nei 50 ristoranti top segnalati dal mensile britannico Restaurant. La giornata prosegue con il pranzo tristellato di Giancarlo Perbellini e la masterclass; nei calici gli Amarone Bolla 1950, Montresor 1969, Bertani 1975, Santa Sofia 1983, Cecilia Beretta 1985, Mazzi 1997, Bussola 2000, Marion 2007, Cesari 2010. 

Ad aprire la giornata di sabato l'incontro sul il tema "Valpolicella: 100 anni tra passato e futuro della denominazione". A seguire, l'inedito spettacolo "Amarone, epopea in Valpolicella", ideato dall'attore, drammaturgo e regista teatrale Andrea Pennacchi per il centenario del Consorzio vini Valpolicella. Poi via alle degustazioni ai banchi dei 78 produttori che, dalle 16.00, accoglieranno anche gli 'Amarone lover', enoappassionati protagonisti anche nella giornata di domenica 2 febbraio che si concluderà con l'aperitivo "Valpolicella: freschezza e creatività nel calice" a cura del Gruppo Giovani del Consorzio.