Cultura di Redazione , 31/08/2025 16:00

Le Parole Alte di Marco Paolini al Film Festival della Lessinia

Anderloni e Paolini
Anderloni e Paolini

Dal modo di comunicare oggi, lontano da quello dei filò, al consumare le scarpe per andare alla ricerca di storie. Dall’evoluzione dei territori al futuro dei corsi d’acqua. «Partiamo da noi per vedere quello che possiamo costruire». Un’esortazione collettiva all’agire quella di Marco Paolini, ospite d’onore del Film Festival della Lessinia e protagonista, la mattina di domenica 31 agosto, di un dialogo a tutto tondo con il direttore artistico Alessandro Anderloni in una Piazza del Festival gremita di pubblico.

Sul palcoscenico del Teatro Vittoria, sabato 30 agosto, Paolini ha ricevuto il Premio Protagonisti del Tempo. Nel pomeriggio di domenica è tornato in sala per partecipare, con il regista Marco Segato, alla visione del film Mar de Molada. È il titolo dello spettacolo che l’artista ha portato in scena nell’autunno del 2024 intrecciando narrazione, scienza e poesia per sensibilizzare sul tema della gestione sostenibile delle risorse idriche. Il documentario racconta il processo creativo dello spettacolo e mette in luce il legame tra il teatro, la coscienza civile e la terra veneta da sempre al centro del lavoro del regista.

«Occuparci di fiumi e di terra deve essere qualcosa che modifica il nostro comportamento e la capacità di legarci agli altri. È politica», ha detto. Paolini sostiene il progetto “Atlante delle Rive”, iniziativa triennale che unisce teatro e territorio per raccontare la complessità del mondo dell’acqua in Italia. Senza l’ambizione di risolvere i problemi, ma per raccontarli, creare connessioni, far nascere e crescere la voglia di prendersi cura dei fiumi. Un cast di cittadinanza. «Gli eroi restano nei film, nelle storie, nei libri. Stiamo lontani dai miti e dagli eroi – ha esortato –. Partiamo da noi per vedere quello che possiamo costruire».

Il prossimo appuntamento con Paolini sarà al Teatro Romano, il 21 e 22 settembre, con il nuovo lavoro Bestiario idrico.