Cultura di Redazione , 02/12/2024 12:00

Perbellini, presentato il libro fotografico con la prefazione del Presidente Lula

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"Questo libro presenta un’impressionante documentazione fotografica di realtà che sono ancora vissute da molti brasiliani e brasiliane. L’arte della fotografia ci fa vedere situazioni umane dolorose e allo stesso tempo ritrae i modi creativi in cui il nostro popolo affronta eroicamente le privazioni e la miseria.

Spero che l’impatto di queste immagini possa ispirare un numero sempre maggiore di cittadini, in Brasile e nel mondo, a impegnarsi in questo progetto che abbiamo cercato di costruire e diffondere nella lotta contro la fame e le disuguaglianze disumane”.

Queste parole, scritte nella prefazione del libro fotografico “Brasile, fragili equilibri”, realizzato dagli studenti del fotografo veronese Luciano Perbellini, sono del Presidente brasiliano Lula. Presidente che ha voluto mettere la propria firma ad un progetto, umano e fotografico, voluto dall’accademia di fotografia di Perbellini e realizzato insieme alla photo editor di D La Repubblica Manila Camarini.

Un’esperienza iniziata lo scorso anno, quando dieci studenti di fotografia hanno scelto di partire, su indicazione di Perbellini, per due località a nord del paese: alcuni a Tapera Dos Vital, altri a Jaoquim Nabuco. Lì, sotto la guida dell’associazione Modena Terzo Mondo e del suo fondatore Luca Mucci, che da anni vive la realtà brasiliana fatta di fame e povertà, sono stati ospitati in famiglie del luogo e hanno documentato la realtà di chi ogni giorno lotta per sopravvivere.

Per due settimane si sono adattati a famiglie, a case, a vite completamente diverse dalle loro. Hanno cercato di farsi accettare come presenza. E non come presenza qualsiasi. Come qualcuno arrivato lì dall’altra parte del mondo, con una macchina fotografica al collo, per scattare, conoscere, raccontare.

Due settimane che si sono poi trasformate in un libro presentato a fine novembre. “Brasile, fragili equilibri”. Un libro fotografico intimo, autentico, a tratti crudo. Uscito dagli obiettivi di fotografi non certo professionisti ma che si sono messi alla prova e che hanno fatto qualcosa che inizialmente non credevano nemmeno possibile.

“Questo libro è il progetto più impegnativo che abbiamo realizzato fino ad ora”, spiega Perbellini. “Oltre all’aspetto fotografico c’era quello umano. I fotografi, prima di scattare, sono dovuti entrare dentro la realtà delle famiglie, trovare un proprio spazio. E fotografare la ‘povertà’ di gesti domestici, sempre uguali, in un ambiente che non è il tuo e in cui devi farti accettare, è una grande sfida”.

A trasformare questo progetto in realtà la coordinazione costante dell’Associazione Modena Terzo Mondo che con il progetto Zuppa Solidale sfama centinaia e centinaia di famiglie nel nord del Brasile. Un’associazione che ogni settimana fornisce pasti di qualità a oltre duemila persone e che ad oltre quattromila ha offerto un luogo sicuro in cui vivere".

“Io e Valeria (ndr moglie e socia) -dice Luciano Perbellini- siamo profondamente grati a Luca Mucci e ai volontari di Modena Terzo mondo che ci hanno accolti con calore e ci hanno permesso di scoprire un Brasile autentico, fatto di persone straordinarie e legami solidi".

Ed è proprio dall’associazione che è arrivato il coronamento del libro. La prefazione del Presidente Lula. Da anni sostenitore di Modena Terzo Mondo e amico di gioventù del suo fondatore Luca Mucci, dai tempi della presidenza del Sindacato dei metallurgici. “Vorrei sottolineare l’importanza di questa solidarietà che non conosce confini e permette ai nostri fratelli e sorelle di sopravvivere e coltivare la speranza in ogni angolo del pianeta”, conclude il Presidente Lula nella sua prefazione.

“Desidero esprimere la mia gratitudine agli organizzatori di questo libro e a tutti coloro che, nel passato e nel presente, hanno aiutato e continuano ad aiutare a ricostruire la dignità del popolo brasiliano”.