Si chiude in Accademia il 21esimo congresso dell'IGIIC: "Lo Stato dell'arte"

Inaugurato giovedì, si chiude all'Accademia di Belle Arti statale di Verona il 21° convegno «Lo Stato dell'arte» dell'IGIIC. Il gruppo italiano dell'International institute for conservation ha scelto Verona e Palazzo Montanari come sede per la tre giorni che ha radunato nella città scaligera restauratori, soprintendenti, architetti, operatori del settore museale, dei monumenti, dell’archeologia, ricercatori scientifici del mondo accademico e di laboratori specializzati di spicco nel panorama nazionale e internazionale, nonché professionisti e studenti.
Verona ha attirato l'IGIIC per la sua ricchezza storico-artistica. «Sito Unesco, qui la diffusa rete museale cittadina – spiega la direzione di IGIIC – custodisce un eterogeneo patrimonio che ben rappresenta la realtà nazionale costituita per lo più da centri di medie e piccole dimensioni con tradizioni e peculiarità culturali che i musei pubblici custodiscono, tramandano e valorizzano. Ci si propone di valorizzare il patrimonio nazionale attraverso la presentazione nel congresso di interventi del panorama culturale del territorio ospitante».
E l'Accademia ne è stata appunto protagonista mettendo a disposizione l'aula magna per i lavori congressuali e alcune aule oltre all'atrio nel quale la Scuola di restauro ha allestito dei pannelli con i poster illustrativi di lavori di restauro e ricerche accademici. L'appuntamento annuale affronta, inoltre, il tema del patrimonio culturale nelle collezioni pubbliche e docenti ed ex studentesse oggi restauratrici dell'ente di palazzo Montanari hanno partecipato con una nutrita serie di interventi.
Le aree tematiche in cui è stato suddiviso il congresso sono ambiti nei quali l'Accademia spazia con i suoi corsi e le iniziative interne e in partnership con enti e istituzioni. Si è parlato di problematiche conservative, dal reperto archeologico ai manufatti policromi; di problematiche di progettazione e intervento; di diagnostica, ricerche e studi applicati; di conservazione preventiva, ma anche di etica e sostenibilità nella conservazione del patrimonio culturale, di archivistica, di design e made in Italy.
"Siamo orgogliosi - spiega il presidente dell'Accademia, Andrea Falsirollo - che la scelta di Igiic sia caduta sulla nostra Accademia come sede per il convegno Lo Stato dell'arte, che porta a Verona professionisti, docenti e figure di spicco dell'ambito del restauro e della tutela del patrimonio culturale. Non poteva essere scelta più opportuna. L'Accademia è tra le prime in Italia ad aver accreditato la Scuola di Restauro e da anni ha fatto dell'apertura alla collaborazione con enti, istituzioni e interlocutori esterni, la sua missione".