Caso Pilato-Tarantino e il furto a Singapore: la veneta Bottazzo denudata dagli agenti

Fermate per furto all'aeroporto di Singapore, poi rilasciate e rientrate in Italia grazie all'intervento dell'ambasciata italiana e della Farnesina. E' un caso quello che coinvolge Benedetta Pilato e Chiara Tarantino (che si allena a Verona), azzurre della nazionale di nuoto (la seconda tesserata per le Fiamme Gialle), impegnata fino alla scorso 3 agosto ai Mondiali proprio nella metropoli asiatica. L'episodio risale allo scorso 20 agosto ma è emerso soltanto oggi. Le due atlete azzurre erano rimaste sulle spiagge asiatiche, per un breve periodo di vacanza dopo il Mondiale, ma il 14 agosto sulla via del rientro sono state fermate dalla polizia locale con l'accusa di furto.
Secondo quanto emerso, una telecamera di sorveglianza dell'aeroporto avrebbe ripreso le nuotatrici mentre inserivano alcuni oggetti in una borsa all'interno di un negozio dello scalo. Con la coppia di azzurre due altre atlete, Anita Bottazzo e Sofia Morini, fermate e subito rilasciate. A Pilato e Tarantino e' stato invece ritirato il passaporto, e dopo alcuni giorni hanno potuto far ritorno in Italia.
Sono stati attimi di paura, disagio e imbarazzo per le azzurre: addirittura la veneta Bottazzo (trevigiana) è stata completamente denudata dagli agenti in cerca di altra refurtiva trafugata, che in realtà non aveva. Morini (anche lei si allena a Verona) riusciva a mettersi in contatto con l’ambasciata d’Italia a Singapore guidata da Dante Brandi, che durante i Mondiali aveva fatto visita alla nazionale. Il loro rilascio, fa sapere il ministero degli Esteri, è stato possibile dopo l'intervento dell'ambasciata d'Italia e della Farnesina.
Benedetta Pilato ha dato la sua versione dei fatti, rivendicando di non aver mai fatto nulla: "Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all'onestà personale". La nuotatrice ha raccontato di essere stata "indirettamente coinvolta" nello spiacevole episodio.
"Da questa esperienza traggo grandi insegnamenti sulla prudenza, sulla responsabilità individuale e sul valore delle persone che mi circondano". In sostanza, dalle sue parole, l'oggetto del furto nel duty free (a quanto sembra, boccette di oli essenziali asiatici) le sarebbe stato inserito nella borsa, al di la' della sua volontà: nessuno nome o accusa diretta, ma pare implicito il riferimento a chi stava con lei. La Federnuoto, chiarendo che tutto e' accaduto mentre le due nuotatrici erano in vacanza e quindi non con la maglia azzurra, "stigmatizza l'accaduto e si riserva valutare attentamente la vicenda". In arrivo, dunque, un'inchiesta federale. Inevitabile che della Tarantino si occupi anche il gruppo sportivo della Guardia di Finanza. Barelli invece e' intervenuto per smentire "ricostruzioni non corrispondenti al vero".
"È bene chiarire che non vi è stato alcun contatto diretto con il ministro Tajani né interventi politici di Forza Italia: la Federazione è stata informata direttamente dalle atlete e dalle famiglie delle stesse", la dichiarazione all'ANSA del presidente Fin e capogruppo di Forza Italia alla Camera. Le autorita' locali, trattandosi di cittadini italiani, hanno avvertito la rappresentanza diplomatica, e Dante Brandi, ambasciatore ed ex pallanotista molto presente durante i Mondiali, si e' subito attivato, informando intanto la Farnesina. La Pilato gode di maggiore notorietà rispetto alla collega. Nel suo palmares ha un argento mondiale nei 50 rana a Gwangju 2019; il record del mondo nei 50 rana (29"30) agli Europei di Budapest 2021; l'oro nei 100 rana ai Mondiali di Budapest 2022; ed il bronzo nei 50 rana nei Mondiali di Singapore 2025.
Ha avuto rilevanza mediatica per le polemiche scaturite dopo il suo quarto posto alle Olimpiadi di Parigi 2024 nei 100 rana, a un solo centesimo dal bronzo. La sua prestazione era stata criticata da Elisa Di Francisca, campionessa di scherma e in quella occasione commentatrice tv, che ne aveva messo in dubbio l'impegno. La Pilato aveva risposto, affermando che le parole della Di Francisca erano "inadeguate e personali". Ora una nuova polemica, e anche qui Pilato si dichiara "indirettamente" coinvolta "mio malgrado in uno spiacevole episodio".